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Attualità venerdì 08 agosto 2025 ore 10:35
La luce in fondo al tunnel, apre la nuova Dialisi

Dopo i collaudi e le certificazioni, dal 1° Settembre il reparto sarà a disposizione dei pazienti e del personale sanitario: l'annuncio del sindaco
PONTEDERA — Sembrava essere una di quelle novelle dello stento, che raccontavano i nonni ai nipotini e che, appunto, non finivano mai. Stavolta, però, sembra che i lavori per la nuova Dialisi dell'ospedale "Lotti" abbiano imboccato davvero l'ultimo miglio prima del traguardo.
Mentre nei giorni scorsi, infatti, erano nuovamente montate le polemiche per i ritardi ormai accumulati sul progetto, che sembrava essersi arenato per l'ennesima volta, nella mattinata di oggi, venerdì 8 Agosto, a rompere gli indugi è stato il sindaco Matteo Franconi. Che ha annunciato, finalmente, una data.
"La Direzione ospedaliera mi ha informato che dal 1° Settembre sarà finalmente attivata e aperta la nuova Dialisi - ha confermato - nelle prossime settimane saranno conclusi i lavori di rifinitura interna ed esterna e concluse le procedure per ottenere le certificazioni, i collaudi e tutto quanto connesso e necessario alla messa in esercizio. Una struttura attesa da anni il cui cantiere ha subito una serie di interruzioni e rallentamenti che hanno protratto davvero troppo a lungo il disagio che i pazienti e il personale sanitario hanno dovuto sopportare".
I servizi della Dialisi, infatti, ormai da dieci anni venivano forniti in moduli prefabbricati pagati mensilmente dall'Ausl Toscana nord ovest. "Purtroppo in questo Paese - ha aggiunto - le scelte politiche positive, che nel nostro caso consistono nel reperimento delle ingenti risorse per il potenziamento dei servizi offerti dalla sanità pubblica, prima di realizzarsi devono attraversare la giungla di norme, regole, responsabilità e procedure degli appalti e dei cantieri. Talvolta con il risultato di vedere la luce con ritardi inaccettabili".
"L'importante è che abbiamo finalmente una data certa per un reparto nuovo e fondamentale del nostro ospedale - ha concluso - tre ringraziamenti particolari: all'Associazione Emodalizzati Dialisi e Trapianti, con Maria Cristina Venturi in testa, per la determinazione con cui ha seguito lo sviluppo del cantiere; ai pazienti per la sopportazione di questi anni; e, infine, a tutti coloro che a vario titolo si sono occupati di progettare, realizzare e portare a termine il cantiere".
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