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Donazioni, gli arbitri ci mettono il braccio

Al centro trasfusionale del "Lotti" dieci direttori di gara della sezione Aia di Pontedera contribuiscono alla raccolta del sangue per l'ospedale

Uno degli arbitri dell'Aia Pontedera durante la donazione

Dieci arbitri per dieci donazioni. La sezione Aia di Pontedera, per una volta, non ha portato né fischietti, né cartellini, ma ha messo il braccio a disposizione del personale del centro trasfusionale dell'ospedale "Lotti", contribuendo così alla raccolta del sangue durante un'estate complicata.

"Siamo felici di aver potuto ospitare questo gruppo di arbitri che, prima di avviare una nuova stagione sportiva, ha voluto compiere collettivamente un atto di grande generosità e sensibilità - hanno spiegato dall'Asl Toscana nord ovest - negli ospedali il sangue è una necessità quotidiana che non conosce festività. Ogni volta che si verifica una carenza, diventa problematica non solo la gestione di eventi eccezionali, ma anche e soprattutto la quotidiana attività sanitaria legata agli interventi chirurgici, al pronto soccorso, alle terapie oncologiche e molto altro".

Per donare è sufficiente avere un'età compresa tra i 18 e i 65 anni ed essere in buone condizioni di salute e con un peso superiore ai 50 chilogrammi. Tutti i lavoratori dipendenti, inoltre, hanno diritto alla giornata di riposo retribuita. Chi dona per la prima volta può farlo esclusivamente dopo aver effettuato un colloquio preventivo con i medici ed esami di controllo pre-donazione.

"Per donare è sempre consigliabile prenotare, in modo da permettere una migliore organizzazione del lavoro e ridurre i tempi di attesa - hanno concluso dall'Asl - il trasfusionale di Pontedera si trova all’ospedale Lotti, mentre a Volterra si trova all’ospedale Santa Maria Maddalena".