In casa centrodestra regna il caos, Forza Italia da Ponsacco accusa la Lega di prepotenza in Valdera, a Pontedera si segnalano dissidi interni al Carroccio e alla coalizione pontederese. Intanto Pontedera sicura dice "Nessuna frizione nel centrodestra di Pontedera, che come sempre sarà unito e saprà offrire alla città un programma e una candidatura unitari".
In questo scenario Federica Barabotti, attuale consigliera comunale di Fi, fa un passo di lato e alza la mano per attirare l'attenzione.
"E' da mesi che chiedo pacatezza e dialogo - ha detto - e fino ad ora sono stata in disparte. La mia idea per queste elezioni era di lasciare spazio ai giovani e ai nuovi". Idea che Barabotti ha coltivato fino a ora: "Ma adesso penso sia il caso di mettersi a disposizione della città e dei cittadini. Tutto questo polverone che si è alzato sul caso Brini non fa bene al centrodestra. C'è bisogno di altro, di maturità, di dialogo e di conoscenza del territorio e dei problemi della città. Aspetti che penso di avere sviluppato in questi anni di consiglio".
"Questa mattina mentre andavo a lavoro, sul corso Matteotti la gente mi fermava di continuo - ha raccontato - ma non era per sapere del nostro programma o per segnalarmi dei problemi in città, come accade normalmente, ma solo per chiedere se Brini sarebbe rimasto dopo la frase sui gay. Frase che io ritengo grave e sono d'accordo che sia stato messo da parte. Ma ora è il momento di andare avanti. Per questo sono a disposizione, anche per fare il sindaco. Penso di aver maturato l'esperienza necessaria, anche per il fatto di aver tenuto unito il centrodestra in tutti questi anni".