Attualità

Freddo a scuola, sciopero anche a Palazzo blu

Ancora protesta nei corridoi di via Puccini, mentre a in viale Africa polemica anche sui trasporti. Angori: "Guasti risolti, il riscaldamento riparte"

Uno striscione esposto dagli studenti

"Montale in sciopero". È uno degli striscioni esposti di fronte a Palazzo blu da parte degli studenti del liceo pontederese, che anche in viale Africa, dopo la protesta cominciata lunedì nella sede di via Puccini, hanno manifestato contro le temperature rigide nelle aule.

E se nell'immobile nel quartiere di Fuori del Ponte gli alunni hanno continuato la protesta riversandosi nei corridoi, senza fare lezione, a Palazzo blu gli studenti sono scesi dall'edificio e si sono raggruppati all'ingresso. Qui, però, a tener banco è stata anche la situazione dei trasporti, che per i giovani non sono organizzati in maniera adeguata.

"Questa mattina abbiamo notato che i termosifoni non funzionavano ancora e, per questo, tutte le classi si sono messe in corridoio senza fare lezione - hanno spiegato dal neonato collettivo studentesco del liceo - abbiamo fatto anche una riunione e creato questo collettivo, presentandolo agli studenti".

"A Palazzo blu, invece, c'è stata una contestazione statica, supportata dalla Rete degli studenti medi di Pisa e molto partecipata - hanno continuato - domattina (giovedì 1° Dicembre, nda) valuteremo la situazione, ma ci è stato detto che è stata risolta. Se così non fosse, siamo pronti all'autogestione".

La situazione, almeno relativamente al riscaldamento, sarebbe infatti ormai risolta. "I problemi sono stati riparati e gli operai stanno rimettendo in pressione l'impianto - ha detto Massimiliano Angori, presidente della Provincia, ente competente sugli immobili delle scuole superiori - domattina dovrebbe tornare tutto a norma".

"Ci siamo messi all'opera subito e, questa mattina, gli interventi sono andati a buon fine - ha aggiunto - lo stesso vale anche per Palazzo blu: anche qui, salvo imprevisti, la temperatura dovrebbe tornare a posto. Va anche detto, però, che la Provincia gestisce oltre 50 immobili attivi e soltanto in 4 di questi è capitata una cosa simile: non siamo proprio allo sfascio".

La protesta degli studenti, però, è presto diventata anche oggetto di polemica politica. "Si tratta di una situazione inaccettabile che si ripete da anni: a causa delle temperature gelide gli studenti sono costretti a stare in aula con i giubbotti e alcuni si sono addirittura ammalati - hanno detto Matteo Arcenni e Matteo Becherini di Fratelli d'Italia - la politica delle promesse non mantenute, degli scaricabarile, non è più ammissibile, perché si ripercuote sugli studenti".

"Per questo - hanno concluso - abbiamo richiesto un incontro con il sottosegretario al Ministero dell'Istruzione, Paola Frassinetti, in modo da risolvere questa problematica lesiva del diritto allo studio".