Cronaca

Gli arrestati per droga trasferiti al Don Bosco

Il giudice ha ordinato il trasferimento in carcere in attesa del giudizio con rito abbreviato. I tre extracomunitari vivevano ospiti di un pontederese

Il rito direttissimo per i tre extracomunitari di nazionalità marocchina, arrestati ieri per spaccio dai carabinieri a Pontedera, si è concluso con la convalida dell'arresto e la misura cautelare della detenzione in carcere, in attesa del rito abbreviato chiesto dalla difesa. Il giudice, infatti, pur trovandosi di fronte a modiche quantità di droga sequestrate, ha ritenuto gravi alcuni elementi raccolti dai carabinieri, nonché la recidiva a carico di due dei tre.

Dunque tutti e tre, di 21, 27 e 28 anni, irregolari sul territorio italiano, attenderanno il rito abbreviato all'interno della casa circondariale Don Bosco di Pisa. Il primo era stato arrestato in flagranza di reato mentre vendeva cocaina a due pontederesi (segnalati per assunzione di droga), gli altri due erano già stati condannati a un anno ed a un anno e mezzo sempre per spaccio, ma rimessi in libertà per la sospensione della pena.

Saputo della brillante operazione, il sindaco Millozzi ha ringraziato i carabinieri.

Un elemento significativo emerso con l'operazione di ieri, infine, è che i carabinieri sono riusciti ad individuare la base logistica dei tre - definiti "di fatto senza fissa dimora" - all'interno dell'abitazione di un pontederese residente al villaggio Piaggio, che a quanto pare dava loro ospitalità.

Dunque, facendo i conti, per tre extracomunitari trovati a vender droga ci sono almeno altrettanti pontederesi coinvolti nel malaffare, due consumatori ed uno disposto a dare ospitalità agli spacciatori.