Un primo tempo da dimenticare, ma una ripresa da squadra vera. È la sintesi della sconfitta del Pontedera contro la capolista Virtus Entella, che ha approfittato cinicamente del proprio dominio e ha chiuso la pratica in mezz'ora.
Sicuramente i biancocelesti qualitativamente hanno qualcosa di più rispetto ai granata, ma tutte queste difficoltà non se le aspettava neppure il tecnico Leonardo Menichini. "Siamo partiti male, nonostante le raccomandazioni e l'attenzione nella preparazione della partita - ha detto - volevamo partire in un altro modo, ma dobbiamo considerare comunque la loro bravura loro e un pizzico di fortuna col primo gol deviato e un rigore ingenuo".
Nella ripresa, quindi, la reazione forte, anche se tardiva. "Abbiamo provato a riorganizzarci, ma era una montagna da scalare - ha aggiunto - ho detto ai giocatori di provare a trovare l'episodio, sperando di mettere pressione alla Virtus. Col 3-1 abbiamo creato qualche opportunità, ma chiaramente la partita era quasi indirizzata".
"Abbiamo perso troppi palloni e troppi contrasti, molti duelli: il nostro portiere ha fatto anche tre o quattro interventi di seguito - ha concluso l'allenatore - prendiamoci il secondo tempo, però c'è da dire che nel primo tempo siamo stati nettamente al di sotto delle nostre possibilità".
Il Pontedera, comunque, concluso il turno e con la penalizzazione di 6 punti alla Lucchese, può tirare comunque un sospiro di sollievo: il distacco dalla zona retrocessione adesso è a 11 punti. Un margine rassicurante, che può spingere i granata a guardare verso l'alto: alla zona playoff.