Fuori Alessandro Agostini, dentro mister Leonardo Menichini. Sarà il classe 1953, ex calciatore con oltre 200 presenze in Serie A, a sedersi sulla panchina del Pontedera fino alla fine della stagione, prendendo così le redini del tecnico esonerato dopo l'ultima sconfitta di Carpi.
Scelta rapida quella della società, che a 48 ore dalla separazione con Agostini ha puntato dritto all'esperienza di Menichini. Il mister granata ha alle spalle una carriera ultratrentennale da allenatore, iniziata come vice di Carlo Mazzone e proseguita da "titolare" della panchina in numerose squadre tra Serie B e Serie C, come Crotone, Salernitana e Reggiana. Nell'ultima stagione, invece, è subentrato alla guida della Turris, portando la compagine campana alla salvezza.
"Abbiamo deciso insieme come società - ha spiegato il presidente Simone Millozzi - abbiamo sentito la necessità di dare una svolta non per una mancanza di impegno e di sacrificio da parte dei ragazzi, bensì perché i risultati non sono stati ritenuti soddisfacenti. Inoltre, volevamo vedere una maggior aggressività in campo e dare maggior serenità, con meno nervosismo".
"L'obiettivo resta quello del mantenimento della categoria, da raggiungere il prima possibile - ha aggiunto - abbiamo scelto una figura di esperienza, competenza e professionalità, in tempi rapidi. Il mister conosce la categoria e speriamo possa aiutarci al raggiungimento del nostro traguardo. Ha subito sposato il progetto sportivo, che vuole unire i risultati alla sostenibilità economica e finanziaria. Il cambio vuol essere anche un messaggio alla squadra: nessuno contesta l'impegno, ma serve rafforzare lo spirito di gruppo".
Per Menichini il contratto firmato arriva sino al 30 Giugno 2025. "Il Pontedera è un modello riconosciuto in tutta Italia per la valorizzazione dei giovani e per la sostenibilità - ha esordito il nuovo allenatore - sono felicissimo di essere qui e di avere una grande responsabilità, ma sono abituato, avendo allenato anche in grandi piazze, molto calde e polemiche. Sono qui per dare il meglio".
"La società e il direttore sportivo Moreno Zocchi hanno allestito una squadra giusta, che può farsi valere - ha concluso - il campionato, però, è complicato: serve sempre la massima concentrazione e non dobbiamo mai abbassare i ritmi. Con il Campobasso la squadra non meritava di perdere: vanno eliminati i piccoli difetti e dobbiamo saper leggere la partita. Ma ho visto una squadra che corre, per questo devo fare i complimenti al mio predecessore. Anche col Carpi la squadra mi è sembrata in buona salute".