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Granata, in panchina arriva Leonardo Menichini

In 48 ore la società ha dato la sterzata: via mister Agostini e dentro il tecnico ex vice di Mazzone con una lunga carriera alle spalle

Il presidente Millozzi con mister Menichini

Fuori Alessandro Agostini, dentro mister Leonardo Menichini. Sarà il classe 1953, ex calciatore con oltre 200 presenze in Serie A, a sedersi sulla panchina del Pontedera fino alla fine della stagione, prendendo così le redini del tecnico esonerato dopo l'ultima sconfitta di Carpi.

Scelta rapida quella della società, che a 48 ore dalla separazione con Agostini ha puntato dritto all'esperienza di Menichini. Il mister granata ha alle spalle una carriera ultratrentennale da allenatore, iniziata come vice di Carlo Mazzone e proseguita da "titolare" della panchina in numerose squadre tra Serie B e Serie C, come Crotone, Salernitana e Reggiana. Nell'ultima stagione, invece, è subentrato alla guida della Turris, portando la compagine campana alla salvezza.

"Abbiamo deciso insieme come società - ha spiegato il presidente Simone Millozzi - abbiamo sentito la necessità di dare una svolta non per una mancanza di impegno e di sacrificio da parte dei ragazzi, bensì perché i risultati non sono stati ritenuti soddisfacenti. Inoltre, volevamo vedere una maggior aggressività in campo e dare maggior serenità, con meno nervosismo".

"L'obiettivo resta quello del mantenimento della categoria, da raggiungere il prima possibile - ha aggiunto - abbiamo scelto una figura di esperienza, competenza e professionalità, in tempi rapidi. Il mister conosce la categoria e speriamo possa aiutarci al raggiungimento del nostro traguardo. Ha subito sposato il progetto sportivo, che vuole unire i risultati alla sostenibilità economica e finanziaria. Il cambio vuol essere anche un messaggio alla squadra: nessuno contesta l'impegno, ma serve rafforzare lo spirito di gruppo".

Per Menichini il contratto firmato arriva sino al 30 Giugno 2025. "Il Pontedera è un modello riconosciuto in tutta Italia per la valorizzazione dei giovani e per la sostenibilità - ha esordito il nuovo allenatore - sono felicissimo di essere qui e di avere una grande responsabilità, ma sono abituato, avendo allenato anche in grandi piazze, molto calde e polemiche. Sono qui per dare il meglio".

"La società e il direttore sportivo Moreno Zocchi hanno allestito una squadra giusta, che può farsi valere - ha concluso - il campionato, però, è complicato: serve sempre la massima concentrazione e non dobbiamo mai abbassare i ritmi. Con il Campobasso la squadra non meritava di perdere: vanno eliminati i piccoli difetti e dobbiamo saper leggere la partita. Ma ho visto una squadra che corre, per questo devo fare i complimenti al mio predecessore. Anche col Carpi la squadra mi è sembrata in buona salute".