La tempistica della rimozione dei cumuli di terra contenenti Keu che si trovano nell'area del Green Park, lungo via Vittorio Veneto, si deciderà in questi giorni. Se, infatti, da parte delle due società interessate è arrivata la proposta di concludere entro Luglio, l'amministrazione comunale ha invece intimato di concludere prima, per accorciare i tempi.
"La giustizia amministrativa ha stabilito che i soggetti che dovranno provvedere alla rimozione sono le due società private che hanno operato nell'area, ovvero Assocostruzioni e Green Park - ha spiegato Alessandro Puccinelli, assessore all'Ambiente - le due hanno chiesto una proroga dei termini all'amministrazione comunale nello scorso Gennaio, con un nuovo cronoprogramma che prevede la conclusione delle operazioni entro Luglio 2025".
Tale svolta, secondo quanto emerso, deriva da un accordo trovato tra le due società e la richiesta di un finanziamento, dedicato proprio a reperire le risorse per dare inizio allo smaltimento del Keu. Da parte sua, comunque, il Comune ha richiesto alle due società tutta la documentazione tecnica del caso per capire se accettare o meno la proroga. Inoltre, dopo uno studio ulteriore, l'amministrazione ha indicato ad Assocostruzioni e Green Park un limite tassativo di tre mesi per le operazioni: il nuovo cronoprogramma, dunque, dovrà concludersi entro 90 giorni.
"La richiesta è stata parzialmente evasa con la trasmissione di parte della documentazione, che le due società hanno assicurato di completare entro Marzo - ha aggiunto Puccinelli - se così non fosse, sarà contestata l'inottemperanza delle ordinanze del sindaco, con tutte le conseguenze penali e amministrative connesse. Fin dall'inizio il Comune ha fatto tutto il possibile per rispettare il principio di chi inquina paga e garantire la tutela dell'ambiente".
Nel dibattito si è inserito anche Alberto Andreoli, che da consigliere comunale ha spesso portato all'attenzione dell'amministrazione la situazione del Green Park. "Restano in sospeso alcune domande - ha detto - a cominciare dalla concessione del finanziamento per l'inizio dei lavori. Dall'esame dell'ordinanza che aveva disposto la sospensiva si apprende che i costi si aggirerebbero intorno ai 3 milioni di euro: chi potrebbe concedere un mutuo di tale importo e con quali garanzie? E ancora: dove verrà smaltito il Keu? Il costo della rimozione potrà subire variazioni in base al sito di smaltimento".
"Questa domanda si pone perché, alcune settimane fa, l'assessora regionale all’Ambiente Monia Monni faceva il punto sui 15 milioni di euro stanziati dalla Regione per la bonifica degli impianti Le Rose, tra cui quello nella zona di Gello di Pontedera - ha aggiunto - si è appreso, poi, che Regione, Ausl e commissario straordinario per le bonifiche avrebbero condiviso una proposta di un piano operativo di rimozione in cui si riassumono i risultati delle analisi condotte che confermerebbero l'ammissibilità in discarica con deroghe di alcuni rifiuti. Una deroga che consentisse di conferire il Keu nella nostra discarica non potrebbe essere tollerata".
"Infine, che cosa succederà se il Comune non concederà la proroga? Se così fosse, l'amministrazione dovrebbe effettuare una variazione al bilancio per spostare importanti risorse sul capitolo di spesa destinato alle bonifiche - ha concluso - l’assessore all’Ambiente ha poi parlato di conseguenze penali: quali? Se sussiste un reato, questo si è consumato quando sono stati sforati i termini per la rimozione imposti dall’ordinanza sindacale".