Politica

"La sicurezza sul lavoro non è uno slogan"

Rifondazione Comunista e Lotta continua al fianco degli operai della Piaggio in sciopero a seguito dell'infortunio sul lavoro avvenuto quest'oggi

Arrivano le prime reazioni a seguito della protesta decisa dalle sigle sindacali della Piaggio a seguito dell'infortunio sul lavoro avvenuto questa mattina nello stabilimento di viale Rinaldo Piaggio.

"Gravissimo l’atteggiamento dei responsabili di far riprendere immediatamente la produzione nonostante il grave infortunio occorso a un'operaia, trasportata d’urgenza in ospedale, senza neanche appurare le cause dello stesso - hanno scritto dal circolo di Rifondazione Comunista "Karl Marx" di Pontedera - lavoratrice a cui va tutta la nostra solidarietà, come il nostro sostegno e la nostra solidarietà va agli operai che, giustamente, sono entrati immediatamente in sciopero".

"Atteggiamenti come quelli della Piaggio sono da considerarsi intollerabili e vergognosi ma che purtroppo si ripetono sempre più in una situazione di evidente mancanza di sicurezza sui luoghi di lavoro - hanno continuato - più volte quella postazione era stata segnalata come pericolosa. Il nostro circolo, come in altre occasioni, si mette a totale disposizione dei lavoratori della Piaggio a sostegno di tutte le iniziative che vorranno intraprendere nei prossimi giorni, affinché situazioni del genere non abbiano mai più a ripetersi".

"Gli operai hanno fatto sentire ai capi tutta la loro rabbia, chiedendo a gran voce condizioni di lavoro più sicure e applaudendo ironicamente la direzione, colpevole dei numerosi infortuni avvenuti in fabbrica - hanno scritto invece dalla redazione di Lotta Continua - la scorsa settimana sono stati indetti scioperi cadenzati contro il caldo nelle officine climatizzate, in cui le temperature hanno raggiunto livelli insostenibili. Il tutto mentre i ritmi di lavoro imposti sono sempre più alti".

"Gli operai denunciano inoltre da tempo il massiccio ricorso ad assunzioni con contratti a termine, soprattutto durante il periodo estivo, al termine del quale vengono lasciati a casa con la promessa di una eventuale riassunzione. Ed è proprio ad una precaria che è capitato l’incidente - hanno aggiunto - obbligare a un ritmo forsennato i neoassunti, ricattandoli con la promessa di un rinnovo e forse una assunzione stabile in capo a molti anni, peggiora inevitabilmente le condizioni di lavoro e sottopone a rischi maggiori proprio chi è più ricattabile".

"Mentre gli utili di Piaggio volano, l’azienda obbliga gli operai a turni massacranti, sfrutta e incentiva il precariato, e se ne infischia delle condizioni di lavoro - hanno concluso - oggi gli operai hanno dimostrato che la sicurezza sul lavoro non è uno slogan e che sono pronti a lottare duramente".