La polemica sul Piano operativo comunale non si placa. Dopo la presa di posizione dell'ex consigliere comunale e candidato sindaco Alberto Andreoli, che ha riportato le dure osservazioni della Regione Toscana, anche un'altra componente dell'associazione Presidio Civico, Roberta Minneci, ha puntato il dito contro l'amministrazione.
In particolare, Minneci ha fatto riferimento alle emergenze legate al maltempo e alla necessità di affrontarle con la giusta dose di preparazione. "Oggi, più che mai, i nubifragi per effetto del cambiamento climatico possono verificarsi con una frequenza maggiore e che la conta dei danni non è giustificabile di fronte a una trascuratezza nella pianificazione del territorio - ha spiegato - non bastano le allerte meteo. Servono politiche di prevenzione, ma quelle portate avanti dall'amministrazione comunale sono scarse. Leggendo attentamente i pareri degli enti competenti in materia ambientale ci accorgiamo che ci sono state delle lacune di analisi nel redigere il Piano operativo".
Oltre alla Direzione Urbanistica e sostenibilità della Regione, già citata da Andreoli, Minneci fa infatti riferimento all'Autorità di bacino distrettuale dell'Appennino settentrionale, ovvero l'ente incaricato di garantire la difesa del suolo all'interno del suo specifico distretto idrografico. "Il Piano operativo non ha tenuto conto del Piano di bacino per la gestione del rischio da dissesti di natura geomorfologica - ha precisato - alcune aree previste per la cementificazione dal Piano operativo comunale di Pontedera ricadono in ambiti territoriali a pericolosità idraulica per alluvioni poco frequenti o frequenti, con magnitudo severa o molto severa e sono state interessate da alluvioni recenti".
"Per esempio, l’area oggetto di cementificazione del Chiesino ricade tra le aree a pericolosità da alluvione media - ha concluso Minneci in riferimento al piano di lottizzazione che interessa l'area - e alcuni cittadini, passeggiando sull’argine dell’Era, si chiedono come caspita sia possibile a oggi prevedere la realizzazione di nuovi edifici a due passi dall’argine".