In poco meno di un mese, si contano già 16 sanzioni amministrative, che vanno dagli 80 ai 130 euro, e ben tre denunce penali, che configurano l'ipotesi di reati ambientali compiuti sul territorio comunale di Pontedera. È il primo resoconto delle attività di contrasto all'abbandono dei rifiuti, messe in campo dall'amministrazione comunale grazie all'uso di fototrappole mobili e all'impegno degli agenti di Polizia Municipale.
Nelle scorse settimane, del resto, il Comune aveva annunciato di aver acquisito nuove fototrappole con l'intento di "catturare" i furbetti che, in certe zone del territori, continuano ad abbandonare incessantemente sacchi e sacchi di rifiuti.
"Si tratta di un percorso che era già stato avviato nella scorsa consiliatura - ha specificato Alessandro Puccinelli, assessore all'Ambiente - nel momento in cui mi è stata conferita la delega, mi sono preso questo impegno. La materia richiede un grande lavoro, soprattutto per motivi di privacy, ma si tratta di un tema odioso che, come amministrazione, ci amareggia: chi abbandona rifiuti lo fa a detrimento dell'Intera comunità".
"A Pontedera esistono diversi servizi per la raccolta rifiuti ed esistono tutti gli strumenti necessari per conferire in modo corretto: chi abbandona, lo fa consapevolmente - ha aggiunto - la raccolta nei cassonetto non ci aiuta a ridurre i rifiuti in discarica e non limita gli abbandoni. Che, lo ricordo, comportano maggiori costi per la comunità, che poi vengono scaricati sulla Tari, dunque su tutti i contribuenti".
Da poco meno di un mese, dunque, le fototrappole, quattro diurne e una con visione notturna, si spostano sul territorio, alla ricerca di chi si sbarazza dei rifiuti lasciandoli per strada. "È impossibile agire su tutto il territorio per questioni di risorse e di organico - ha puntualizzato Puccinelli - questo sistema, però, dovrebbe fare da deterrente. Abbiamo chiesto anche a Geofor di attivarsi per contribuire al monitoraggio".
"Per quanto riguarda le sanzioni amministrative, si tratta di casi in cui è stata esposta la tipologia sbagliata di rifiuti durante la raccolta porta a porta, oppure di abbandoni alle campane del vetro - ha specificato Francesco Frutti, dirigente di Polizia Locale dell'Unione Valdera - le denunce penali, invece, riguardano per esempio l'abbandono effettuato per conto di aziende, oppure perché si tratta di rifiuti particolarmente inquinanti".
Per il momento, le zone più monitorate sono quelle dell'ospedale, di Gello e Santa Lucia. "Una volta acquisite le immagini, gli agenti di Polizia Municipale procedono con le indagini, per capire non solo chi abbia materialmente effettuato l'abbandono, ma anche se ciò sia stato fatto a titolo personale, per altri oppure proprio per una ditta - ha concluso - per il futuro, oltre a proseguire con questa attività, continueremo anche con le bodycam sugli agenti, reintrodotte ormai da un anno, mentre lavoriamo per poter fare uso dei droni. Il tema privacy è complesso e dobbiamo muoverci con responsabilità".