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Parcheggi della biblioteca, si attende la Soprintendenza

Giorni caldi per la progettazione esecutiva, da chiudere con il parere dell'ente. Dopodiché, dovrà essere individuata la ditta che eseguirà i lavori

Le coperture del parcheggio della biblioteca "Gronchi"

Qualche rallentamento c'è stato, ma le prossime settimane saranno decisive. Perché la partenza dei lavori per riaprire i parcheggi della biblioteca "Gronchi" non è così lontana, ma di mezzo c'è il più classico degli ostacoli: la burocrazia.

La storia, lunga, dei due parcheggi che affiancano la biblioteca comunale è nota: nel 2022, a causa del degrado delle coperture e per motivi di incolumità pubblica, sono stati interdetti alle auto. Da quel momento, alla "Gronchi" si accede grazie a dei percorsi resi possibili da delle impalcature.

Una soluzione che l'amministrazione comunale ha ritenuto provvisoria, visto che, a Marzo dello scorso anno, è stato approvato in Consiglio comunale il progetto di finanza poi aggiudicato da Siat, società che gestisce i parcheggi a pagamento della città. Tale progetto, dal valore complessivo di oltre 6 milioni di euro, prevede tra le tante cose che Siat si occupi della riqualificazione dei due parcheggi.

"Secondo il nuovo Codice degli appalti, però, Siat ha dovuto costituire una nuova società di scopo, interamente controllata da essa - ha detto Mattia Belli, assessore ai Lavori pubblici - questo è un passaggio obbligatorio, disposto per legge. Una volta costituita, è attualmente in fase di realizzazione la progettazione esecutiva, che dev'essere fatta esclusivamente dopo l'assegnazione e non può chiudersi senza il parere tecnico della Soprintendenza".

Del resto, l'architettura industriale in cui è inserita la biblioteca "Gronchi" è quella dello stabilimento Piaggio, che ha ben più dei 70 anni che sono assunti come soglia superata la quale un bene immobile diventa di interesse culturale. "Ci stiamo confrontando con la Soprintendenza, ci sono tempi che dobbiamo rispettare - ha aggiunto Belli - si tratta di archeologia industriale e devono essere definiti alcuni aspetti tecnici per chiudere la progettazione esecutiva e dare inizio ai lavori".

Una volta superato questo passaggio, infatti, il cantiere potrà finalmente aprirsi. Certo, anche in questo caso la società di scopo creata da Siat dovrà avere il tempo di individuare la ditta che eseguirà materialmente il lavoro. Ma, fortunatamente, in questo caso non si tratta di una procedura "aggravata" come avviene nell'ambito della Pubblica Amministrazione. "Senz'altro partiamo tra questi autunno e inverno - ha concluso - è la burocrazia di questo Paese: dobbiamo farci i conti".