Usb e Fiom divise nelle proteste contro Piaggio. I due sindacati ieri hanno scioperato ma in momenti, modi e con motivazioni diverse.
Qui potete leggere l'azione di protesta di Usb, per quanto riguarda invece Fiom hanno fatto sapere che Piaggio "rifiuta ogni confronto" e "pensa di gestire i rapporti con i lavoratori con l'arroganza e la strafottenza di sempre". Ieri Fiom ha proclamato tre ore di sciopero a fine turno.
"Dopo il non rispetto dell'accordo aziendale sul bacino per l'assunzione dei lavoratori con contratto a termine, dopo la provocazione sulla Naspi e la stabilizzazione dei part time verticali, dopo la montatura nei confronti del delegato Fiom, punito con un giorno di sospensione e, ultimo in ordine di tempo, anche medici aziendali che si permettono di offendere i lavoratori, mettendo in dubbio la realtà dei malesseri denunciati, o di costringerli a lavori che non fanno che aggravare le loro condizioni di salute".
Da Fiom hanno aggiunto che "chi accetta passivamente i tempi dell'azienda nel periodo di picco produttivo ha già rinunciato alla difesa degli interessi dei lavoratori, questi rinvii possono nascondere il tentativo di Piaggio, e di chi è pronto a firmare tutte le sue pretese, di prepararci per un bel pacco di fine luglio".
Dal sindacato hanno poi sottolineato i punti fermi della mobilitazione:
- "no a qualunque sabato lavorativo"
- "aumento del premio di produzione che deve partire dal consolidamento dei 2400 euro dell'integrativo 2009, soldi che ha derubato la Piaggio per sette anni"
- "stabilizzazione dei Ptv in tempi certi"
- "Mantenimento dell'occupazione con rapporto uno a uno tra lavoratori che vanno in pensione e che vengono assunti"
- "ritiro del provvedimento disciplinare al delegato Fiom"