Alle voci che nei giorni scorsi hanno condannato la presenza di un camion vela con un manifesto di Pro Vita & Famiglia esposto fuori dalle scuole, riferito al presunto insegnamento da parte di un attivista Lgbt sul cambio di sesso, si aggiunge quella del consigliere di Fratelli d'Italia Gian Paolo Quercetani. Che, però, si schiera a favore dell'associazione.
Per Quercetani, infatti, l'iniziativa riguarda esclusivamente la libertà educativa e la libertà di espressione. "La campagna pone l’attenzione sull’indottrinamento ideologico legato alla teoria gender nelle scuole, rivendicando il diritto dei genitori a educare i propri figli su temi delicati come la sessualità e l’affettività - ha spiegato - l'iniziativa ha suscitato forti reazioni, in particolare da esponenti della sinistra locale e regionale, che l’hanno definita come propaganda vergognosa. Perché tanto livore nei confronti di una campagna che solleva interrogativi legittimi e pone l’accento sul diritto dei genitori a essere protagonisti del percorso educativo dei figli?".
"Anche il comportamento tenuto dalla Polizia Municipale nei confronti del camion vela desta perplessità - ha aggiunto - sono profondamente preoccupato per quella che appare come una pericolosa deriva censoria. La libertà di espressione è un pilastro della nostra democrazia: censurare un messaggio solo perché ritenuto scomodo è un segnale allarmante per chiunque creda nel pluralismo e nel confronto civile".
"La diffusione di progetti scolastici legati alla teoria gender, spesso sostenuti con fondi pubblici regionali, crea legittime perplessità tra molte famiglie - ha concluso Quercetani - la scuola ha certamente un ruolo centrale nella formazione, ma non può e non deve sostituirsi alla famiglia nell’educazione su temi così delicati. Invitiamo il vicesindaco Cocilova a pensare ai numerosi problemi della città, mentre rinnoviamo il nostro sostegno a Pro Vita & Famiglia e alla loro attività in difesa dei diritti delle famiglie".