Politica

Rifondazione, "Chiesino, Pd e destra a braccetto"

Il progetto di nuovi insediamenti commerciali nella zona tra Pontedera e Calcinaia non convince: "Ancora cemento, visione vecchia e dannosa"

Un rendering del progetto per la zona del Chiesino

La presa di posizione di Sinistra Italiana, critica sul progetto presentato dall'amministrazione comunale per la zona del Chiesino, non è la sola voce fuori dal coro del campo del centrosinistra e della sinistra. A essa, infatti, si è aggiunta Rifondazione Comunista, che, comunque, non fa parte della maggioranza di governo della città.

Il punto dirimente, per Rifondazione, è quello legato alla cementificazione e alla tutela dell'ambiente e del verde pubblico. "Per l'ennesima volta, in Comune pensano che l'economia si eserciti a suon di betoniera e calcestruzzo - hanno scritto - al Chiesino, per il sindaco Matteo Franconi e la sua Giunta, il modo migliore per creare sviluppo è una cementificazione da 30 milioni di euro. Il tutto per costruire a Pontedera cose che evidentemente per il primo cittadino sono carenti in città: dieci fabbricati per un maxi centro commerciale, piccoli e grandi negozi, supermercati e affini. Tutto, ovviamente, corredato dall'immancabile spazio verde urbano, utile solo per dare a tutto una verniciata sostenibile".

"Il tutto, lo ricordiamo, nella stessa città in cui pochi mesi fa i cittadini dovevano protestare per difendere il Parco Gemma, perché il comune non sapeva cosa farsene ed era pronto ad alienarlo - hanno aggiunto - quella del Chiesino è un'idea talmente progressista per la quale, non a caso, il Partito Democratico va a braccetto con il centrodestra: niente di meglio di una bella lottizzazione per sancire l'ennesimo connubio fra tutte le forze politiche".

Per i componenti della sezione pontederese e pisana, però, non è solo una questione politica, ma anche tecnica. "A unire il fronte, comunque, è anche una scarsa conoscenza del territorio su cui si va a operare - hanno specificato -l'intero progetto è stato costruito attorno a un'erronea classificazione idraulica di un'area che, essendo caratterizzata da alluvioni frequenti, è considerata a magnitudo severa e non moderata, come fa il Comune. Ciò significa che le eventuali nuove costruzioni necessiterebbero di opere idrauliche aggiuntive che, probabilmente, neppure sono state prese in considerazione".

"Pensiamo che tutta questa enfasi che il centrosinistra mette in tal progetto, appartenga a una visione dello sviluppo vecchia, inadeguata e dannosa: in una città piena di ex scuole vuote, palazzi e parcheggi lasciati a marcire in centro, oltre che di pezzi di storia a cui già si fatica a ridare un'anima, davvero non comprendiamo un progetto in cui ettari ed ettari di terreno vengono coperti di cemento - hanno concluso - davvero tutto questo serve a Pontedera e Calcinaia?".