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Green park, "Poca trasparenza, serve monitoraggio"

Dal circolo Valdera Valdicecina di Sinistra Italiana Ferdani esterna le preoccupazioni sulla bonifica: "Dev'essere tracciata correttamente"

L'area del Green Park

A partire dal 6 Maggio, come annunciato dal sindaco Franconi, le operazioni di rimozione dei cumuli di terra dall'area del Green Park dovrebbero cominciare da un momento all'altro. Tant'è che, nei giorni scorsi, alcuni operai hanno provveduto al taglio dell'erba per preparare il campo ai mezzi pesanti.

Una prospettiva che, comunque, non placa le preoccupazioni di Sinistra Italiana. "Sembrerebbe che la vicenda stia arrivando a conclusione, seppur con forte ritardo rispetto alle indicazioni Arpat, che ne prevedevano lo smaltimento entro Settembre scorso - hanno scritto dal circolo Valdera e Valdicecina - siamo preoccupati per la poca chiarezza sulle operazioni di smaltimento: dalle cronache si indica che l’operazione sarà complessa per la quantità enorme di terre inquinate da rimuovere, si parla di 12mila tonnellate che verranno esportate in discariche fuori regione. Possibile che in Toscana non esistano siti autorizzati adatti?".

"Se, come dichiara l’amministratore unico di Green Park, per movimentare tutto questo materiale saranno necessari 400 viaggi di bilici, in che modalità verranno trasportati? E quale sarà il sito di destinazione? - hanno domandato - Non possiamo dirci soddisfatti dell’inizio di operazioni di bonifica se queste non saranno seguite attentamente dagli organismi di controllo ambientale, locale e regionale ed è quanto mai necessario conoscere la destinazione definitiva perché si possa tracciare in modo corretto tutta la filiera di bonifica".

"Non vorremmo mai che il problema si riverberasse su altri territori della penisola - ha concluso Gianni Ferdani, segretario del circolo - incentivando così un nuovo export come al tempo della terra dei fuochi. Chi ha le responsabilità amministrative dia ai cittadini le risposte complete ed esaustive".