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Rotatoria Chiesino, risoluzione del contratto

Il Comune sta per inviare una lettera di diffida alla ditta vincitrice della gara. Braccetto a Santa Lucia e nuovi asfalti, la situazione

La presentazione del progetto con le date che non sono state rispettate

Niente da fare, i lavori per costruire la rotatoria al Chiesino sulla Toscoromagnola non partiranno a breve. Dovevano essere già partiti, erano stati annunciati per settembre, poi piano piano uno slittamento dopo l'altro fino a oggi.

Il Comune di Pontedera, ha spiegato il sindaco Simone Millozzi, sta per inviare alla ditta Picone una lettera di diffida formale, per la risoluzione del contratto. Il contratto verrà risolto dopo che la ditta non ha rispettato i tempi stabiliti per l'inizio dei lavori. La stessa ditta aveva avanzato delle riserve sulla realizzazione dell'opera e aveva chiesto di poter fare ulteriori accertamenti prima della partenza del cantiere. Ma i tempi si sono dilatati troppo facendo saltare l'accordo.

Non sarà dunque la ditta Picone a realizzare l'attesa opera pubblica (qui il progetto) che ha un costo di 450mila euro, 75mila dei quali in arrivo dalla Regione. 

Millozzi ha spiegato che gli uffici del Comune sono a lavoro per capire come procedere. Le possibilità da vagliare sono due: se sarà possibile scorrere la graduatoria della gara la ditta al secondo posto prenderà il posto di Picone. Se invece dovrà essere fatta una nuova gara i tempi saranno più lunghi. Tempi che, come ha chiarito Millozzi, al momento non sono calcolabili. 

Intanto il sindaco ha annunciato che la gara per la realizzazione del braccetto a Santa Lucia (qui il progetto) è stata assegnata e i lavori potrebbero partire tra maggio e giugno. Sono in arrivo anche nuovi asfalti per un milione di euro. Nuove pavimentazioni sono in arrivo su tutto il territorio comunale (qui l'elenco completo) come ad esempio viale America, il centro storico di Pontedera, la rotatoria degli Elefanti e varie strade nelle frazioni.

Braccetto e asfalti sono stati finanziati in parte con dei capitali, in parte con l'alienazione di edifici che facevano parte del patrimonio comunale.