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San Faustino, il patrono voluto dai pontederesi

Il secondo giovedì di Ottobre è festa per la città, tra celebrazioni, concerti e... scienza. Furono i pontederesi a chiedere di averlo come patrono

Il Duomo di Pontedera

Quando "arriva San Faustino", a Pontedera, s'intende non solo l'arrivo, figurato, della ricorrenza del patrono ogni secondo giovedì di Ottobre. L'arrivo di San Faustino, nel 1660, fu un vero e proprio evento: le spoglie del martire, infatti, vennero estratte dal cimitero di San Ciriaco e assegnate alla compagnia dei Santi Sebastiano e Rocco di Pontedera, che in processione con i fedeli trasportarono le spoglie in città.

Una processione ricordata da quella che, da qualche anno, viene fatta sul fiume con il battello "Andrea da Pontedera", e che fa transitare le spoglie del santo tra le vie del centro. A dimostrazione di un legame stretto tra città e patrono: del resto, nel 1801, furono gli stessi pontederesi a chiedere all'arcivescovo di Pisa, Angelo Franceschi, di avere San Faustino come patrono.

E così, oltre 220 anni dopo, il secondo giovedì di Ottobre è ancora festa per Pontedera, dove si moltiplicano le iniziative a tema. Nei giorni scorsi, alla biblioteca comunale "Gronchi" è stata allestita una mostra dedicata al patrono: composta da nove pannelli, l'esposizione ripercorre la storia della devozione con documenti e testimonianze, a cura di Andrea Brotini e con testi dello stesso Botrini, di Diego Sassetti e Michela Molitierno. L'introduzione, invece, è del professor Paolo Morelli.

La mostra in biblioteca

Inoltre, nella serata di ieri, si è tenuto il concerto della Filarmonica Volere è Potere e della Corale Città di Pontedera alla Chiesa del Crocifisso.

Il concerto della Filarmonica Volere è Potere e della Corale Città di Pontedera

Nella giornata di oggi, invece, oltre all'apertura alla cittadinanza dei laboratori e delle aule dell'Istituto di Biorobotica del Sant'Anna di viale Rinaldo Piaggio, ci sarà alle 18,30 la solenne concelebrazione al Duomo, presieduta dall'arcivescovo di Pisa monsignor Giovanni Paolo Benotto.