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"Tutti noi vorremmo la normalità, serve pazienza"

Dopo l'occupazione tentata al liceo classico, i rappresentanti d'istituto prendono le distanze. E il preside Scapellato chiede pazienza agli studenti

Un'aula del liceo XXV Aprile

"I problemi non si risolvono attraverso le occupazioni, ma nelle sedi di rappresentanza opportune". Si conclude così il comunicato firmato dai quattro rappresentanti di istituto del liceo XXV Aprile, che condannano la tentata occupazione avvenuta nel plesso del classico che ha ritardato di un'ora le lezioni.

"Noi rappresentanti d'istituto ci dissociamo da tale evento e dalle motivazioni, assolutamente non condivise né da noi né da buona parte degli studenti del nostro liceo - hanno puntualizzato - precisiamo che noi rappresentanti, come la maggioranza dei ragazzi che frequentano il XXV Aprile, non eravamo a conoscenza di questo tentativo di irruzione".

Una presa di posizione che ha fatto piacere anche al dirigente scolastico, il professor Sandro Scapellato. "In questo momento mi trovo in malattia, ma seguo con grande attenzione e sono supportato dal lavoro delle professoresse Messina e Piccirilli - ha spiegato - la forza del nostro liceo sono i ragazzi, ma bisogna pazientare. Anche il preside e tutti i docenti vogliono tornare alla normalità: capisco gli studenti che si sono sentiti dire molti no, ma non è una mancanza di comunicazione, bensì senso di responsabilità".

"In un'ora si è risolto tutto, le motivazioni derivano da un disagio che ben conosciamo e dovuto alle difficoltà di questo periodo pandemico. La scuola ha dovuto fare moltissimi sacrifici, i ragazzi vogliono la normalità, ma non si può ottenere con questi gesti - ha continuato - speriamo di poter ricominciare con tutte quelle attività che potevamo offrire ai ragazzi, ma spesso ci dimentichiamo cosa abbiamo dovuto affrontare in questi due anni, con spazi ridotti e un organico insufficiente".

"Abbiamo dovuto convertire, per esempio, la biblioteca e i laboratori in aule, come anche limitare le attività pomeridiane - ha concluso - da Natale a Gennaio abbiamo avuto 200 positivi su mille studenti e abbiamo avuto a che fare con una didattica a intermittenza. Vogliamo fortemente tornare alla normalità, ma dobbiamo avere pazienza e guardare con fiducia ai prossimi mesi":