Una nuova mostra nell'atrio di Palazzo Stefanelli, dopo quella dedicata alle vittime del lavoro. Si tratta dell'esposizione intitolata "Viaggi e MeTe", della scultrice chiantigiana Sarah Del Giudice.
"Le mie opere, in generale, parlano di viaggi metaforici e fanno spesso riferimento a oggetti legati al viaggio o al cammino, da intendersi sia come movimento dell’anima o come viaggi della mente - ha spiegato l'artista - ci sono poi le mete, arrivo consolidato e complice, ma anche partenza perché giovane e spensierata"
L'artista, classe 1978, da anni porta avanti la Fonderia d'Arte di famiglia, a Strada in Chianti, assieme al fratello Giacomo. Una tradizione familiare, con un forte senso delle origini. "Lavoriamo ancora come lavoravano gli etruschi", ha spiegato.
Molte sue opere fanno parte di collezioni private tra Firenze, Siena, Corea, Vienna e Zurigo e sono esposte in gallerie fiorentine e toscane.