Stare in equilibrio sulla cresta dell'onda per sfruttare il vento e cavalcare le intemperie. Con lo stesso spirito del surfista, la Pubblica Assistenza di Pontedera ha lanciato, fino ai primi mesi del 2026, la campagna "Onda solidale", con l'obiettivo di raccogliere risorse e intercettare nuovi volontari per ampliare i servizi offerti alla comunità.
Ormai un anno e mezzo fa, la Pubblica Assistenza pontederese ha inaugurato ufficialmente il proprio nuovo centro diagnostico: un investimento da 5,5 milioni di euro per dar vita a un polo della salute con ecografo, otto ambulatori specialistici e la palestra per la riabilitazione, con due ambulatori dedicati. Uno sforzo notevole, che per dispiegare pienamente il proprio potenziale ha bisogno di una rete di sostegno, anche tra le associazioni e le realtà del territorio.
"Oltre alle attività del centro diagnostico, nel 2024 abbiamo effettuato 4.200 servizi per l'emergenza-urgenza del 118, oltre al trasporto sociale e alle operazioni di Protezione Civile - ha detto Maria Grazia Marchetti, presidente della Pubblica Assistenza di Pontedera - pensiamo di aver dato tanto al territorio e di poter fare la differenza: vogliamo rinforzare il nostro intervento perché ne riconosciamo l'importanza. Abbiamo bisogno, per questo, di un'onda di solidarietà: aiuti economici e risorse umane, per mettere in campo nuove idee e progetti".
Proprio per questo, nei prossimi mesi, si terranno degli eventi di raccolta e, contestualmente, è stata lanciata la tessera "Amici della Pubblica Assistenza", una carta che, con un contributo di almeno 8 euro, permetterà a chi la sottoscrive di avere sconti sulle prestazioni ambulatoriali.
"I servizi non sono a rischio - ha tenuto a specificare - certo è che abbiamo bisogno di una rete attorno a noi che possa permetterci di rafforzare gli effetti benefici sulla comunità. Per esempio, il primo piano dell'edificio che storicamente ci ospita, in via Profeti, dopo lo spostamento degli ambulatori è rimasto vuoto: collaborare con le associazioni ci potrebbe permettere di dare una nuova destinazione".
"Troppo spesso diamo per scontati una serie di servizi e attività - ha affermato la vicesindaca Carla Cocilova - vediamo bene come i bisogni della popolazione sono in aumento, soprattutto sul versante sociosanitario. La Pubblica Assistenza, inoltre, offre socializzazione attorno all'impegno volontario. Per questo, questa campagna è un modo anche per rilanciare i valori di cui si fa custode l'associaizone: cura, attenzione e comunità".
Oltre a tanti rappresentanti delle associazioni e del Terzo Settore, al lancio della campagna hanno partecipato anche Alessandro Betti e Mario Pacinotti, rispettivamente presidenti della Pubblica Assistenza di Pisa e della Fondazione Pubbliche Assistenze. "Nella sola zona pisana siamo 18mila soci e 16 associazioni, che spaziano in tutta al provincia - ha detto Betti - serve una condivisione da parte della comunità per poter incidere: non c'è vera speranza di futuro senza condivisione. Perché nessuno si salva da solo".
"La Fondazione è un'impresa no profit nata da alcune associazioni fiorentine per diventare un ente del Terzo Settore che vuole dare risposte nell'ambito della sanità: soltanto in un anno, abbiamo erogato 250mila prestazioni sanitarie - ha aggiunto Cipolli - abbiamo questo grande obiettivo: essere vicini alle comunità. Mi auguro che quest'onda solidale dimostri come il Terzo Settore sia una ricchezza da preservare".