Lavoro

Operaie ex Piaggio, nuovo appello dalla Usb

Dopo la firma dell'accordo che deroga il Decreto dignità, Usb torna a chiedere l'assunzione delle lavoratrici in protesta: "Anzianità unico criterio"

Un momento della protesta sul tetto del polo del Sant'Anna a a Pontedera

Usb torna a richiedere a gran voce la stabilizzazione delle ex lavoratrici Piaggio che, la scorsa settimana, occuparono il tetto del polo di biorobotica del Sant'Anna a Pontedera. Dopo un primo incontro con la Regione, rappresentata dal presidente del Consiglio regionale Antonio Mazzeo e la consigliera regionale del M5s Irene Galletti, le operaie sono nuovamente intervenute sull'accordo che porterà a centinaia di assunzioni in Piaggio.

"Nella giornata di ieri (lunedì 29 Novembre, ndr) la dirigenza Piaggio e le segreterie Fim e Uilm hanno firmato un accordo sindacale che deroga il cosiddetto Decreto dignità - hanno spiegato dal sindacato - questa deroga era stata chiesta esplicitamente dalla Piaggio per procedere alle assunzioni annunciate e promesse. Chiariamo subito un aspetto: Usb non è contro le assunzioni, a maggior ragione se stabili. Ma è evidente che è l'azienda, in questo caso, ad aver ottenuto il risultato maggiore, evitando di dover rispettare i criteri previsti dalla legge che furono posti, con tutte le contraddizioni del caso, proprio per evitare il propagarsi della precarietà".

"Dopo anni in cui la fabbrica si è di fatto svuotata, a causa delle ripetute procedure di mobilità aperte, 50 stabilizzazioni sono sicuramente una notizia positiva, ma anche su questo bisogna essere chiari. Ci sono circa 25 operaie storiche che, per 15 anni, hanno lavorato in catena con la promessa di essere poi assunte - hanno continuato - adesso la dirigenza non ha più appigli: se non procederà alla loro assunzione diventerà chiara ed evidente la volontà di discriminarle, di colpirle senza pietà in quanto donne e lavoratrici".

"La loro unica colpa è quella di essersi fidate di una dirigenza che, se non rispetterà gli impegni sottoscritti anche di fronte alle istituzioni, farà bene a non presentarsi più in un territorio che per decenni ha dato il sangue per questa azienda, oltre che milioni di euro di contributi pubblici - hanno concluso da Usb - l'unico criterio per le assunzioni non può che essere quello dell'anzianita di servizio. Criterio che non può assolutamente essere messo in discussione e che diventa ancora più importante per i nuovi contratti a termine che entreranno nello stabilimento. La vicenda di queste lavoratrici è una ferita che va rimarginata ed è un dovere sociale fare sì che un'azienda in salute che usa soldi pubblici si faccia carico di reintegrarle".