Cronaca

​Val di Cava, già avviati i lavori per ripristinare gli argini

Ancora da capire le cause della rottura. Comune, enti, associazioni e volontari al servizio dei cittadini e per riportare tutto alla normalità

A sinistra il sindaco Alessandro Cicarelli nel centro unità di crisi in municipio

Da stamattina, per tutto il giorno, gli operai e i tecnici hanno lavorato per ripristinare l’argine distrutto ieri mattina dall’Era. Il fiume è ormai tornato sotto il livello di guardia e a Ponsacco in serata, a ventiquattr’ore dal caos dell’alluvione, si è fatto il punto della situazione.

“Già alle 20 di ieri i residenti avevano tutti i servizi garantiti e nessuno in queste ore ha fatto ricorso al ricovero allestito”. Questi i primi dati forniti dal sindaco Alessandro Cicarelli, che ha sempre seguito dal centro unità di crisi locale in municipio tutte le operazioni. “Grazie alla collaborazione fra volontari, cittadini, protezione civile, vigili del fuoco, forze dell’ordine, ma anche aziende e associazioni locali, siamo riusciti a reagire bene a questo drammatico evento”. A Ponsacco infatti, come già altre volte era stato dimostrato, l’ingranaggio per la gestione dell’emergenza ha girato perfettamente. Non solo i tantissimi volontari, ma anche i normali cittadini che hanno scansato l’alluvione, si sono dimostrati molto solidali con i loro vicini.

Dopo il primo soccorso ai cittadini della zona al di là del torrente Cascina, non si è perso tempo, rivolgendosi subito alla riparazione dei danni causati dalla piena. “Già stamattina i tecnici hanno avviato all’argine i lavori di ripristino – ha detto il sindaco – per adesso hanno costruito qualche centinaio di metri della pista che serve per arrivare con i mezzi alla voragine, il terreno intorno all’argine infatti è troppo melmoso. Gli operai – ha continuato il sindaco – dicono che l’operazione di ripristino richiederà dai quattro ai sette giorni”.

Intanto tutta la macchina del centro unità di crisi locale allestito in Comune continua a monitorare, pianificare e dirigere tutte le operazioni. “Ogni giorno c’è bisogno di qualcosa di diverso – ha spiegato Cicarelli – ieri sera le potenti pompe per accompagnare la piena del fiume, stamattina altri strumenti per togliere i ristagni dagli scantinati. Senza contare il costante dialogo necessario con aziende come l’Enel o la Geofor, per tutti i mobili e arredi disastrati dall’acqua”.

Aiuti, riparazioni ma anche riflessioni. Superata la situazione d’emergenza e ristabilita la tranquillità, ci sarà anche da ricercare le cause di un evento di questa portata. “Dal sopralluogo di oggi – ha dichiarato il sindaco Cicarelli – non siamo risaliti a nessuna causa, ma l’obiettivo che ci siamo posti insieme al Consorzio di Bonifica e all’Autorità di bacino è quello di analizzare bene la situazione straordinaria che si è verificata e battere l’intero argine per controllare che la violenza del fiume non abbia provocato falle anche in altri punti”.