Passata la burrasca, il sindaco Alessio Barbafieri torna a sorridere. I volantini omofobi e offensivi apparsi sui social, che riguardavano Lajatico e che lo invitavano a dimettersi, sono stati sommersi dalla marea di solidarietà, vicinanza e affetto dimostrata al primo cittadino e a tutta la sua comunità.
E adesso, il sindaco ha voluto ringraziare tutti quanti. "Non ho avuto modo per preoccuparmi o per essere ferito da quello che è accaduto perché il vostro abbraccio, sia fisico che virtuale, mi ha letteralmente travolto - ha scritto - ancora non sono riuscito a leggere o rispondere a ogni singolo messaggio che ho ricevuto".
"La gentilezza e l'empatia che avete dimostrato mi hanno toccato profondamente - ha aggiunto - mi hanno fatto capire, se mai ce ne fosse stato bisogno, come nella comunità di Lajatico non ci potrà mai essere spazio per l’odio".
"Le persone che fanno uso di parole offensive e violente non rappresentano i valori della mia e della nostra comunità - ha proseguito - quanto accaduto nei giorni scorsi non fermerà il mio lavoro. Le critiche e le opinioni diverse sono fondamentali per il dibattito democratico, ma queste non devono mai sfociare in attacchi personali e insulti, che escono dalla sfera politica democratica".
Infine, un ringraziamento speciale a dei piccoli concittadini che lo hanno sostenuto. "Nelle piccole comunità abbiamo bisogno di un dialogo costruttivo e rispettoso. Non permettiamo mai che l'odio e la violenza siano parte della nostra politica - ha concluso - tra i tanti messaggi ricevuti in questi giorni ce n’è uno che mi ha veramente commosso: è quello dei bambini della scuola primaria di Lajatico. Le loro parole credo siano l’esempio migliore e più forte contro ogni forma di violenza".