La sospensione dell'erogazione di acqua a Palazzo Rosa continua a far discutere. In un primo momento il Partito Democratico di Ponsacco aveva denunciato l'accaduto, ricevendo la risposta di Acque Spa, che ha chiarito come il "taglio" fosse dovuto alla presenza di un allaccio abusivo.
Un chiarimento che, in casa Pd, non ha placato del tutto la polemica. "La motivazione della sospensione dell'acqua è il ripristino della legalità, un principio che sosteniamo e non mettiamo in discussione - hanno scritto in una nota - tuttavia, il nostro sconcerto non riguarda il merito, ma il metodo. La legalità non può diventare un pretesto per la brutalità amministrativa, soprattutto quando a farne le spese sono i più vulnerabili: bambini, anziani e persone con disabilità che non possono essere considerati semplici pedine di una procedura".
"È inaccettabile che si sia proceduto senza una comunicazione preventiva, senza preoccuparsi di offrire un'alternativa o di valutare le conseguenze sulla salute di chi ha disabilità - hanno aggiunto - il dovere di una comunità civile e coesa, forte delle sue radici laiche e cristiane, non può piegarsi a tanto cinismo".
"Per questo abbiamo chiesto chiarimenti al prefetto, per capire se tutti gli enti coinvolti hanno agito correttamente - hanno concluso - l'amarezza per questo gesto resta, ma deve diventare un monito: la giustizia e il rispetto delle regole sono sacrosanti, ma non devono farci smarrire la bussola dei nostri valori".
Di tutt'altro tono, invece, la lista di opposizione Insieme Cambiamo Ponsacco. "Le unità abitative erano alimentate con acqua in modo abusivo: nessun contratto nessuna bolletta da pagare - hanno spiegato - chi ha parlato di azione consapevole per mettere in difficoltà persone bisognose si è dovuto ricredere e in queste ore si sta rimangiando le proprie dichiarazioni: è stato inutile ricorrere al prefetto".