Lavoro

Assunzioni in Piaggio, i sindacati contro Galletti

Dopo la mozione della consigliera regionale del M5s, arriva la risposta di Fim, Uilm e Uglm: "Non è così che si difendono i diritti dei lavoratori"

Le officine Piaggio

Continua a tener banco la vicenda delle lavoratrici ex Piaggio che hanno occupato il tetto del polo del Sant'Anna di Pontedera e che, ieri, hanno deciso di scendere dopo la convocazione da parte del presidente del Consiglio regionale Antonio Mazzeo.

All'indomani, i rappresentanti dei metalmeccanici di Cisl, Uil e Ugl hanno risposto alla mozione promossa dalla consigliera regionale del Movimento 5 Stelle Irene Galletti, che ha richiesto alla Giunta di impegnarsi per risolvere la questione, ottenendo l'unanimità dell'aula. La risposta porta la firma di Alessandro Balestrini, segretario generale regionale di Fim Cisl Toscana, Alessandro Vella di Fim Cisl Pisa, Vincenzo Renda, segretario generale regionale di Uilm Uil Toscana, Samuele Nacci di Uilm Uil Pisa, e Maurizio Iacoponi di Uglm Ugl Pisa.

"Probabilmente la consigliera conosce bene i danni che il Decreto dignità, promosso dal suo partito, ha arrecato ai lavoratori - hanno detto - ed è proprio per questo che le organizzazioni sindacali, quelle che firmano accordi come quello integrativo Piaggio firmato a Gennaio del 2020, tramite la deroga al Decreto stesso permettono ai lavoratori impiegati per i picchi produttivi di rientrare in fabbrica".

"Grazie all’accordo che Fim Cisl, Uilm Uil e Uglm Ugl, che rappresentano la maggioranza delle Rsu della Piaggio votata dai lavoratori, firmeranno, si potranno reimpiegare 580 lavoratori nel Gruppo Piaggio, di cui 342 a Pontedera a partire già da Gennaio quando ripartiranno le linee di produzione - hanno continuato - un'intesa sull’assunzione di 50 lavoratori a tempo indeterminato, che saranno impiegati in pianta stabile entro Marzo 2022, si è raggiunta grazie alle trattative nei tavoli preposti e non agli scioperi di visibilità mediatica".

"In un contesto molto difficile, dovuto alla recrudescenza della pandemia, dall’impennata dei costi su materie prime e dalla difficoltà di reperire componenti, l’intesa raggiunta rappresenta l’unico modo concreto di dare risposte alle lavoratrici e ai lavoratori - hanno spiegato - a oggi non abbiamo evidenza di accordi così positivi in nessun’altra azienda. Purtroppo, invece, abbiamo evidenza di aziende in Toscana che stanno smantellando produzioni o riducendo drasticamente gli organici".

Infine, poi, una presa di posizione anche verso Usb. "È paradossale che un sindacato che non firma mai accordi continui a usare strumentalmente i lavoratori e le lavoratrici per scopi di visibilità mediatica - hanno concluso - non è così che si difende il lavoro e, soprattutto, le lavoratrici e i lavoratori".