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Politica mercoledì 16 marzo 2016 ore 15:13

Addio all'Unione, la lettera dei quattro Comuni

Il testo inviato dalle amministrazioni di Peccioli, Terricciola, Chianni e Lajatico al presidente Guidi: "Riteniamo di doverla rendere pubblica"



PONTEDERA — "A seguito della comunicazione ufficiale apparsa sulla stampa da parte del presidente dell’Unione Valdera Corrado Guidi della lettera inviata dai sindaci di Chianni, Lajatico, Terricciola e Peccioli in merito ai temi dell'Unione, riteniamo corretto a questo punto rendere pubblico il testo originale della stessa. Nell’occasione annunciamo fin da ora che sabato prossimo, nella mattina, verrà convocata una conferenza stampa sull'argomento. Cordiali saluti".

Firmato Renzo Macelloni, Maria Antonietta Fais, Giacomo Tarrini e Alessio Barbafieri. Con questa breve comunicazione i sindaci dei comuni secessionisti hanno inviato la lettera integrale che pubblichiamo qui di seguito: 

"Al Presidente dell’Unione dei Comuni della Valdera

Sede

Con la comunicazione in Giunta della ferma volontà dei Comuni di Chianni, Lajatico, Terricciola e Peccioli di aprire un dibattito irrinviabile sul ruolo e sul futuro dell’Unione dei Comuni della Valdera, si è aperta una discussione che, in questo ultimo periodo, ha avuto diversi passaggi anche con forti accentuazioni polemiche sui mezzi di comunicazione.

A seguito di detta discussione è mia intenzione, già informalmente, metterti a conoscenza delle nostre riflessioni che a questo punto risultano definitive.

Ormai siamo convinti che l’unica strada per rilanciare seriamente una politica che veda una Valdera unita su temi strategici e che al tempo stesso sia in grado di erogare servizi ai cittadini, sia quella di recuperare maggiore prossimità ristabilendo in capo ai Sindaci un controllo più diretto efficiente e partecipato.

Crediamo che il maggiore punto di aggregazione oggi possibile sia quello di muoversi su due piani diversi ma convergenti; pensiero scaturito e condiviso anche da altri Sindaci.

Su un piano va messo uno strumento di coordinamento impegnativo per i 12 Comuni, nel quale venga racchiusa una visione strategica della intera Valdera; sull’altro piano deve essere disciplinato il rapporto tra le due Unioni che operano autonomamente nella erogazione di servizi puntando su di un maggior controllo e una maggiore prossimità. Questo modo di procedere dovrebbe ridurre la complessità e le incomprensioni, presenti fin dalla sua nascita, della attuale Unione.

Complessità e incomprensioni che sicuramente hanno fatto da freno e minato irrimediabilmente la carica positiva che invece l’Unione Valdera avrebbe dovuto avere.

Noi quindi siamo convinti, a questo punto, di uscire da questa Unione con la piena e totale disponibilità a discutere con quei Comuni che per ragioni storiche territoriali od altre considerazioni ritengono di condividere la nostra scelta.

Vi chiediamo quindi di andare in questa direzione con la celerità e la tempestività che ormai il tema merita.

Se, come crediamo e siamo convinti, questa strada è condivisa noi fin da ora possiamo cercare di mettere a punto le basi di un accordo di programma, o come lo vorremmo chiamare, che permetta di mantenere coesa questa zona su grandi temi progettuali e di scenario mantenendo una flessibilità più rispondente agli attuali bisogni e a livello del dibattito attuale.

Pertanto con la presente siamo a comunicarti l’intenzione dei Comuni di Chianni, Lajatico, Peccioli e Terricciola di esercitare il diritto di recesso dall’Unione dei Comuni della Valdera per costituire una nuova Unione nella quale esercitare in modo associato le proprie funzioni fondamentali.

Dal momento che la volontà di recedere è motivata dalla costituzione di una nuova Unione, come prevede l’art. 13, comma 3 dello Statuto, chiediamo di concordare la data in cui il recesso avrà efficacia e la nuova Unione potrà costituirsi, senza soluzione di continuità.

Riteniamo ai fini della funzionalità dei servizi erogati ai cittadini che sia opportuno procedere in tempi brevi e proponiamo come prima data utile al perfezionamento del recesso 30 giorni dopo la deliberazione di Consiglio Comunale.

Nei prossimi giorni convocheremo i Consigli Comunali e chiediamo quindi di dare mandato al Direttore per predisporre il piano di ricognizione dei reciproci debiti e crediti che verrà sottoscritto nelle more della conclusione del procedimento di recesso di ogni singolo ente.

Cordiali saluti.

12/3/2016"


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