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Attualità mercoledì 15 agosto 2018 ore 07:00

Ferragosto, bagni d'Arno, cocomero e Maria Assunta

La festa laica e quella religiosa, i passi di barca e la strada a pelo d'acqua dei tedeschi in ritirata



PONTEDERA — Costava 5 lire, si parla del decennio '50, passare in barca dalla riva cittadina alla dirimpettaia grande e finissima spiaggia che, per la verità, era nel comune di Calcinaia ma che i 'pontaderesi' sentivano come propria. Su quella spiaggia e nei bagni Oscar e Rosina, il primo più chic e il secondo più popolare, si festeggiava anche il ferragosto prendendo il sole, i giovanotti e non solo guardando le ragazze (e spiandole quando si spogliavano nel canneto o nel casotto comunitario...) magari contente d'esser guardate, e dissetandosi e rinfrescandosi con fette di cocomero e qualche gazzosa. 

I bagni offrivano modesti servizi, un'altalena, ripari da sole, e noleggio barche al costo, dice Franco Palloni della famiglia proprietaria del bagno Oscar, di 20 lire. Ma essendo giovani e baldi di si poteva andar di là anche senza spender nulla. In estate l' Arno era infatti molto basso (ora è più alto perché la costruzione dello scolmatore con una 'botte' attraverso il fiume provoca un effetto diga che ha anche mangiato la spiaggia) e si poteva saltellare sui grossi sassi e pezzi di cemento della strada a pelo d'acqua costruita e poi fatta saltare dai tedeschi in ritirata. Ma spiagge e spiaggette erano praticabili in tutti i centri rivieraschi dell'Arno e, nel caso della Valdera, anche dell' Era. I giovani pontaderesi di fuori del ponte si tuffavano infatti in Era al puntone fra il Romito e la città, i ponsacchini a bocca di Cascina, i pecciolesi in Era al ponte, la gente dello Sterza nell'omonimo torrente ricco di belle spiagge. 

Fu l'imperatore Ottaviano Augusto a dare il suo nome all'ottavo mese dell'anno e a creare la festa di ferragosto (feriae Augusti) nella quale si poteva ballare, bere e far baccano e altro a volontà. Il tutto coinvolgendo anche gli animali, come prescrisse l'imperatore, che avevano aiutato gli uomini nei duri lavori dei campi e nei viaggi. Ma nel 1950 la chiesa scelse il 15 agosto per proclamare il dogma della Madonna assunta in cielo con precetti di messe e processioni, mentre a Pontedera si festeggiava una settimana prima la festa di San Faustino (portato in città dalle catacombe romane l'8 agosto 1660), a livello popolare forse più sentita di quella di Santa Maria Assunta. 

Festa patronale spostata a ottobre perché in agosto la civiltà moderna svuotava la città, mentre aveva già svuotato le spiagge fluviali perché le Vespe e le 500 ormai portavano tutti al mare.

Mario Mannucci
© Riproduzione riservata


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