Cronaca mercoledì 06 giugno 2018 ore 18:09
L'allarme sul falso addetto di Acque è... falso

Questa mattina una cittadina ha usato Facebook per mettere in guardia gli abitanti di Gello e dintorni. Acque ha poi reso note le verifiche del caso
PONTEDERA — Sul più nutrito gruppo Facebook cittadino stamane è comparso un post con il quale l'autrice ha inteso mettere in guardia gli abitanti di Pontedera e dintorni, su di un presunto falso addetto di Acque Spa nei pressi delle sua abitazione. Nel lanciare l'allarme, poi diffusosi rapidamente sui social, ha fatto riferimento ad una "Fiat celestina risultata senza assicurazione", di un uomo "sicuramente" nordafricano "con tablet alla mano", che chiedeva di entrare in casa per fare foto ai contatori, e di un "complice" a distanza su di un "furgoncino bianco". La donna ha anche assicurato di aver "chiamato i carabinieri che hanno subito mandato 2 pattuglie della polizia", ma "il tizio si era dileguato".
La segnalazione non è sfuggita ad Acque Spa che, fatte le verifiche del caso, in serata ha fatto sapere che in realtà l'uomo era un addetto di una ditta incaricata della chiusura dei contatori per le utenze morose. Di seguito il comunicato del gestore idrico.
"Nel corso di questa mattina siamo venuti a conoscenza di una
segnalazione, comparsa prima su un gruppo locale e poi diffusasi
rapidamente su altri gruppi, in merito a un possibile falso addetto di Acque
che si sarebbe presentato con fare sospetto presso un’abitazione per
effettuare alcune letture. Stando al racconto, l’incaricato si sarebbe
presentato con un'auto senza assicurazione e con un presunto "complice”
ad aspettarlo poco lontano.
Ci siamo attivati e abbiamo disposto
accurate verifiche. Questo ci ha permesso di appurare come la persona
in questione fosse effettivamente un tecnico di una ditta incaricata da Acque
per attività di chiusura dei contatori per morosità. La stessa ditta ci
ha spiegato che i fatti si sono svolti in maniera assolutamente diversa
da quanto descritto sul social network.
In particolare: l’auto
risultava in regola; il tecnico non ha mai chiesto di entrare in casa ma
ha solo chiesto notizie riguardo alla collocazione di un contatore; non
c’era alcun furgone né alcun altro tecnico ad aspettarlo, né con lui né
poco lontano; le generalità del tecnico erano correttamente riportate
sul tesserino di riconoscimento.
Naturalmente, ci riserviamo ulteriori accertamenti.
Nel ribadire ancora una volta come nessun nostro addetto o incaricato necessiti di entrare in casa, e come sia opportuno prestare la massima attenzione nei casi in cui si creda di essere stati contattati da un falso addetto, auspichiamo che si eviti la diffusione di notizie infondate, a tutela delle persone che svolgono il loro lavoro e degli utenti stessi".
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