Tecnologia e impresa per aprirsi al futuro

di - giovedì 20 marzo 2014 ore 20:35

Credo che ormai siamo tutti consapevoli che il nostro paese e la nostra regione potranno vincere la sfida della competitività ampliando lo spazio dedicato a ricerca e innovazione sia di prodotti che di processi. Abbiamo letto di recente sui quotidiani ( Affari e Finanza del 10 marzo in particolare) dell’interesse crescente che imprese internazionalizzate hanno a stabilirsi nella nostra regione. Tutto questo non avviene a caso, ma perché i nostri territori hanno potenzialità enormi da mettere a sistema in modo ancora più organico.

In particolare le aree Pisana e Livornese sono in una condizione privilegiata: la presenza di tre atenei importanti, del CNR, di aziende di grandi dimensioni, d’infrastrutture e anche di lungimiranza amministrativa e imprenditoriale hanno fatto sì che nascessero ben tre centri di ricerca applicata d’eccellenza.

Mi riferisco ai poli innovativi e incubatori d’impresa di Pontedera, Livorno e Navacchio che tanto hanno fatto nello sviluppo d’idee d’avanguardia e nell’avviamento verso l’impresa di tanti giovani talenti che qui hanno trovato il giusto contesto per radicarsi e crescere.

Si tratta di esperienze vitali e concrete di cui essere giustamente orgogliosi. Credo che un ulteriore passo importante potrebbe essere l’unificazione dei tre poli tecnologici in uno solo: se queste realtà infatti, pur conservando le specifiche attitudini e specializzazioni, venissero messe a sistema in modo continuativo e stabile potrebbero essere ancora di più un elemento centrale della crescita del nostro territorio, tanto da potersi paragonare per qualità e impatto economico alle migliori esperienze nel paese e all’estero.