GIALLO Mazzola mercoledì 26 marzo 2025 ore 23:26
Gialli dal taglio chirurgico

Professione medica e scrittura di libri gialli: che cosa hanno in comune queste due attività?
PECCIOLI — Lo scopriremo proprio con questo articolo, che offre anche utili spunti di lettura per gli appassionati delle storie ad alto tasso di tensione. Si pensi, ad esempio, a un caso clinico: l’esame obiettivo dei sintomi del paziente, effettuato dal medico, assomiglia molto alla raccolta degli indizi utili alla risoluzione di un caso poliziesco. La deduzione logica e la profonda comprensione della condizione umana si rivelano sorprendentemente collegate all'arte di tessere trame misteriose e avvincenti. La stessa anamnesi medica contiene elementi di narrazione: attraverso il racconto che il paziente fa della propria malattia - racconto che si dipana tra sintomi e segni - il medico individua gli elementi utili a una corretta diagnosi.
Ma i punti di contatto non finiscono qui. Si pensi, ad esempio, ad alcune tematiche ricorrenti nei libri thriller, caratterizzati spesso da storie in cui la posta in gioco, come la lotta tra la vita e la morte, è molto alta. I medici, del resto, si confrontano costantemente con situazioni in cui le decisioni che prendono possono avere conseguenze immediate e fatali. Questa familiarità con la fragilità della vita e con la pressione delle situazioni ad alto rischio può alimentare la capacità, per chi poi si cimenta nella scrittura, di creare narrazioni con una tensione e una suspense palpabili, ideando thriller avvincenti in cui i personaggi, a loro volta, si trovano ad affrontare scelte critiche sotto pressione. Un altro aspetto significativo è rappresentato dai dilemmi etici: i protagonisti dei libri gialli, spesso, sono posti di fronte a importanti scelte morali. Le trame ambientate in cliniche e ospedali, poi, sono ricche di suspense e in esse si delineano scenari a dir poco inquietanti: malattie che si diffondono misteriosamente, pazienti soggetti e interventi contro il loro volere, tentati omicidi celati dietro procedure di routine… Ma l’ambito medico può andare al di là dell’ambiente ospedaliero: pensiamo ai thriller che raccontano di laboratori in cui vengono creati patogeni mortali, oppure intrighi di potere che prendono vita in campo farmaceutico, virus misteriosi etc. Ecco, dunque, alcuni esempi di libri da non perdere, scritti da persone che svolgono o hanno svolto professioni mediche.
Robin Cook è un medico e scrittore statunitense, affermato scrittore di gialli e considerato il padre dei thriller medici, ovvero i gialli di argomento scientifico-biologico. Uno dei più celebri esempi di questo genere è proprio il suo romanzo Coma(Bompiani, 2001) in cui la protagonista è Susan Wheeler, una studentessa di medicina all’ospedale di Boston che decide di indagare sullo strano aumento del numero di pazienti che, dopo operazioni di routine, finiscono in uno stato di coma irreversibile. La sua ricerca la porterà a scoprire una verità terribile, che metterà in pericolo la sua stessa vita.
Patricia Cornwell ha fatto l'analista informatica presso l'ufficio di medicina legale della Virginia e ha raggiunto il successo come scrittrice incentrando le proprie storie sulla figura di Kay Scarpetta, medico legale donna che risolve casi di omicidio. Sono molti i legami tra i libri di Patricia Cornwell e la sua vita privata: Kay Scarpetta e la nipote Lucy possiedono le caratteristiche e le qualità dell'autrice, come le conoscenze informatiche e di medicina legale. Con il thriller Identità sconosciuta (Mondadori, 2024) Patricia Cornwell regala un nuovo emozionante capitolo della serie crime molto apprezzata dal pubblico: mentre è impegnata nel caso di omicidio di una bambina, l’anatomopatologa Kay Scarpetta viene convocata in un parco a tema abbandonato per recuperare un cadavere ed è sconvolta nell'apprendere che la vittima è l'astrofisico Sal Giordano, vincitore di un premio Nobel e collaboratore della Casa Bianca ma, soprattutto, l'uomo di cui Kay, un tempo, era innamorata. C'è forse un collegamento tra le due morti? Gli investigatori sono combattuti tra ipotesi che coinvolgono forze ultraterrene e sospetti su Giordano stesso, ma Scarpetta individua una traccia più vicina e molto più temibile.
Andrea Vitali si è laureato in Medicina nel 1982 e ha svolto per oltre venti anni l’attività di medico di base nel suo paese natale, Bellano, in provincia di Como. Ha poi appeso il camice al chiodo per dedicarsi alla scrittura dei romanzi che hanno riscosso un grande successo, per poi tornare ad esercitare nuovamente la professione durante la fase acuta della pandemia di Covid-19.
Dopo lunga e penosa malattia (Garzanti, 2008) è il primo giallo che ha scritto. E forse non è un caso che abbia come protagonista un medico sensibile e acuto, Il dottor Carlo Lonati. Un giorno, il medico viene chiamato per un’urgenza ma può solo constatare la morte per infarto del notaio Luciano Galimberti, paziente che conosce bene. E tuttavia c’è qualcosa che non convince Lonati. Nelle ore successive arrivano altri indizi e i sospetti crescono. Il dottore non può fare a meno di indagare: il suo vecchio amico è davvero morto per cause naturali? L'indagine è concentrata in una settimana e la storia si svolge tra le esitazioni dell'improvvisato detective e il moltiplicarsi di tracce e confidenze, fino al colpo di scena finale.
A questo punto siete pronti per l’assunzione di una robusta dose di thriller. Ma mi raccomando, rispettate modi e tempi di somministrazione. L’abuso può avere effetti indesiderati: lunghi brividi diffusi su tutto il corpo, specie lungo la schiena…
A cura dello Staff della Biblioteca Fonte Mazzola di Peccioli
CONSIGLI DI LETTURA:
Perché proprio il giallo a Fonte Mazzola?
Tutto è iniziato nel 2016 con Parole Guardate, il nostro Festival del giallo. Un progetto di contaminazione tra teatro, letteratura e scrittura, per adulti e bambini.
La particolarità del progetto Parole Guardate è stata quella di incentrare le sue attività e gli eventi sulle opere di un unico scrittore: negli anni sono stati protagonisti grandi e prolifici autori come Maurizio de Giovanni, Romano De Marco, Marilù Oliva, Giampaolo Simi, Piergiorgio Pulixi, penne che hanno riscosso molto successo e affetto da parte del pubblico.
La Biblioteca Comunale e Archivio Fonte Mazzola, con i suoi 400 metri quadri di ampiezza e una collocazione spettacolare sul limitare della campagna pecciolese, è stata inaugurata il 26 gennaio 2019. Qui puoi trovare una sezione dedicata al giallo italiano e straniero (americano, inglese, nord-europeo, francese…) e un patrimonio librario composto da oltre diecimila volumi, più la preziosa collezione del prof. Arnaldo Nesti, consistente in altri novemila volumi e la donazione del Prof. De Santi, strutturata in altri mille libri, rari e di pregio, monografici sul cinema.
Tutti gli spazi sono utilizzabili in assenza dell’operatore bibliotecario ogni giorno dalle h. 8 alle 24 (compresi la domenica e i giorni festivi), tramite un codice personale di accesso. L’iniziativa, unica sul territorio della Valdera, è il fiore all’occhiello della nostra Biblioteca e permette a numerosi studenti e utenti di frequentare in libertà, ma con assoluto rispetto, le sale a disposizione.
Qui troverai una Biblioteca dei Ragazzi con un’ampia varietà di letture dedicate ai giovani e suddivise per fasce di età disposte in una luminosa sala, rivolta verso l’Anfiteatro Fonte Mazzola; lo Speaker’s corner, l’angolino del parlato, la graditissima attività proposta agli utenti dai 6-14 anni in cui un nostro operatore esperto sarà a disposizione per conversare in lingua inglese.
Tra le tante attività della Biblioteca abbiamo anche gli incontri del Circolo dei Lettori, il corso di scrittura creativa, tenuto dal giornalista Andrea Marchetti e intitolato Di vario genere (dodici appuntamenti).
Per celebrare l’importanza della lettura come conoscenza e crescita personale, abbiamo portato avanti l’iniziativa condotta dalla psicologa e psicoterapeuta Rachele Bindi “Scrittori minori del Novecento”, legata alla Libroterapia, un metodo che parte proprio dalla lettura, per promuovere il benessere psicologico e la crescita personale di ciascuno.
Dal 28 al 30 marzo 2025 si svolgerà Pensavo Peccioli, un ciclo di incontri, di presentazioni delle più interessanti novità editoriali, di rassegne stampa ed eventi speciali. Tre giorni per capire cosa sta succedendo, a noi e al mondo. La realtà ci attraversa e di fronte al suo continuo trasformarsi proveremo a fermarci per un week-end e a osservarla, discuterne, cercare di capirla. Lo faremo nel festival diretto da Luca Sofri, che torna per la quinta edizione con eventi e ospiti per guardare le cose del mondo e dare nuove chiavi di lettura della contemporaneità. Ci vediamo presto!
Tutte le informazioni e il programma al seguente link: https://www.pensavopeccioli.it/
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