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Politica mercoledì 23 ottobre 2024 ore 11:00

Centri migranti in Albania, polemica per un post

Capannoli vista dall'alto

La sindaca Cecchini si esprime sul caso delle strutture volute dal Governo: da Fratelli d'Italia l'attacco per l'uso della parola "lager"



CAPANNOLI — Il duro scontro tra Governo e magistratura sui centri per migranti in Albania non è l'unica diatriba accesasi sul tema. Perché mentre a livello nazionale l'esecutivo della presidente del Consiglio Giorgia Meloni tira dritto sulle strutture realizzate nel Paese balcanico per il trattenimento di profughi, nonostante l'altolà dei giudici, a Capannoli un post della sindaca Arianna Cecchini divide in due il paese.

La prima cittadina, sul proprio profilo Facebook, ha infatti espresso la propria opinione sulla questione, definendo come lager i centri per migranti in Albania. "Per realizzare il lager in Albania, perché di questo si tratta, l'Italia spenderà 670 milioni di euro in 5 anni - ha scritto - i risultati della prima rimpatriata di 12 persone sono noti, altrettanto è nota la reazione scomposta e inopportuna di Meloni. Quante persone in più in situazioni di difficoltà potremmo aiutare se queste risorse arrivassero nelle casse comunali?".

Al di là del merito, però, ad accendere la miccia è stato proprio il termine utilizzato dalla sindaca, lager, ad aver scatenato una ridda di commenti e reazioni politiche. In particolare, da chi rappresenta a Capannoli il partito della Meloni stessa. "Esprimo il mio più fermo dissenso riguardo alle gravi dichiarazioni del sindaco - ha detto Mattia Cei di Fratelli d'Italia - ha utilizzato un linguaggio estremamente offensivo e fuori luogo. Trovo inaccettabile che un rappresentante delle istituzioni utilizzi termini così carichi di una dolorosa memoria storica, strumentalizzandoli per attaccare il Ggoverno".

"Il sindaco Cecchini sembra dimenticare che le parole hanno un peso, e usare il termine lager per descrivere politiche di gestione dell’immigrazione, volte a garantire un controllo ordinato dei flussi migratori, è una mancanza di rispetto non solo per le vittime del vero orrore dei campi di concentramento - ha aggiunto - accusare il Governo Meloni ricorrendo a una terminologia così estrema non solo è fuorviante, ma contribuisce a creare divisioni tra i cittadini e a seminare odio e tensione in un momento in cui è invece fondamentale unire le forze per affrontare le sfide comuni. Il sindaco dovrebbe ricordare che il suo ruolo è quello di rappresentare tutti i cittadini, non di alimentare conflitti politici attraverso un linguaggio oltraggioso".

"Inoltre, ritengo inaccettabile che tenti di collegare gli investimenti per la gestione dei flussi migratori a presunti tagli ai Comuni, senza alcuna base concreta - ha concluso - queste affermazioni appaiono pretestuose e volte unicamente a screditare un Governo che, al contrario, sta cercando di affrontare con serietà e responsabilità questioni complesse come l'immigrazione e la sicurezza dei nostri confini. Invito il sindaco Cecchini a riflettere sulla gravità delle sue parole e a concentrarsi sul suo compito principale: amministrare per il bene di tutta la comunità".


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