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Attualità lunedì 29 aprile 2013 ore 10:25

Da Peccioli a Ellhofen, un viaggio lungo 25 anni



Nozze d'argento per le due cittadine gemellate dal 1988

ELLHOFEN - Dopo 25 anni il rituale continua a ripetersi per rinnovare il rapporto di amicizia e cooperazione tra Ellhofen e Peccioli due paesi gemellati, uno nella Alta Valdera, l'altro in Baviera. Il 25 aprile la delegazione del comune di Peccioli, accompagnata anche da semplici cittadini, è partita verso il sud della Germania, per tornare ancora una volta a incontrare a Ellhofen la comunità bavarese, a cui quella di Peccioli è accomunata da un radicato rapporto di amicizia che dura da un quarto di secolo. Un legame nato quasi esclusivamente sulla base di rapporti di amicizia, visto che Peccioli e Ellhofen sono uniti solo da una tenue tradizione del vino, la Baviera è il punto più settentrionale dove è possibile coltivare la vite. Un legame che trova origine per lo più nello scambio culturale nel senso più antropologico del termine, cominciato quando l'Unione Europea non aveva ancora preso la forma attuale, esisteva solo la Cee e la guerra fredda stava per concludersi. Il viaggio è stato lungo e faticoso oltre 12 ore di pullman, per coprire i 900 chilometri che uniscono le due città gemellate, con il traffico, il cattivo tempo e la stanchezza, tutto per rivedere gli amici tedeschi e brindare con loro a una sorta di "nozze d'argento". Tre giorni di gite organizzate, vita in famiglia, abbondanti pranzi e, per finire, una grande festa per ricordare l'un l'altro l'importanza di questo “partnershaft” come dicono i tedeschi, e le ragioni che lo tengono ancora in vita. "Proprio come in un matrimonio - ha detto il sindaco di Ellhofen Wolfgang Rapp - il legame ha resistito per così tanto tempo grazie alle solide basi sulle quali era stato fondato 25 anni fa. I cittadini, andando al di là delle diverse culture, mentalità e usanze, sono diventati amici". Chi sceglie di fare il gemellaggio, ripetono sempre i comitati, non cerca né una gita né un viaggio, ma desidera rompere i confini del concetto di patria e conoscere attraverso le sensibilità delle persone. "Venticinque anni - ha detto il sindaco di Peccioli Silvano Crecchi - sono un periodo lunghissimo nella vita di un uomo. Un quarto di secolo di questo gemellaggio significa che a questa unione hanno preso parte più di una generazione: giovani che sono cresciuti, adulti che sonno invecchiati, persone che non ci sono più, uomini e donne che insieme hanno creato qualcosa che ha arricchito loro stessi e le comunità a cui appartengono". E così, dopo l'elegante festa della sera prima e poche ore di sonno, la domenica mattina sotto la pioggia umida della Baviera i 57 pecciolesi sono ripartiti verso l'Italia, dando appuntamento ai loro amici tedeschi al prossimo ottobre, quando saranno loro a calare in Italia a Peccioli dando l'opportunità agli italiani di ricambiare ospitalità e cortesia.

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