Flavio Insinna torna in tv su La7: «Accoglieremo tutte le famiglie d'Italia senza nessun pregiudizio»
Attualità giovedì 08 gennaio 2015 ore 14:10
JeSuisCharlie, la solidarietà del Comune
Dopo il tremendo assalto al settimanale satirico francese, l'amministrazione Ciampi prende posizione. Condanna anche dal centro culturale islamico
CALCINAIA — Je Suis, anzi Nous Sommes, Charlie. Dopo Parigi, Roma, Berlino e altre metropoli europee, anche Calcinaia mostra la sua solidarietà in seguito agli atroci fatti di ieri, 7 gennaio, al settimanale satirico francese Charlie Hebdo. E lo fa attraverso un piccolo gesto dell'amministrazione comunale, politici e dipendenti, che si sono fatti fotografare mentre tengono in mano matite e cartelli con l'hashtag che ha ormai fatto il giro del mondo.
Cinque minuti di terrore, 12 vittime e 11 feriti, di cui 5 gravi. Questo il drammatico bilancio dell'attacco messo a segno da tre uomini, tutti franco-algerini armati di kalashnikov, contro la sede del famoso giornale, a Parigi.
“Nel nostro piccolo - ha detto il sindaco Lucia Ciampi - anche noi abbiamo voluto manifestare la nostra condanna a tutto ciò che lede la libertà, la democrazia e i valori di convivenza e rispetto reciproco su cui si fonda l’Europa in cui viviamo. In nessun modo la religione può esser strumentalizzata per giustificare la violenza, il conflitto e l’odio, che ne sono la negazione. Lo scambio e il rispetto nella diversità devono essere la nostra bussola. La nostra stessa comunità vede vivere fianco a fianco persone di etnie, culture e religioni diverse: un aspetto a cui guardiamo come un valore aggiunto, una ricchezza da valorizzare”.
Anche il consigliere comunale Yassine El Ghlid ha espresso il suo pensiero al riguardo. “Mi sento vicino ai genitori, i figli, le mogli e i mariti delle vittime. Provo un profondo dolore per quanto accaduto: si tratta di un atto che merita una condanna univoca e decisa da parte di tutti i cittadini, e con ancor più forza da parte di tutto il mondo islamico, a cui chiedo di far sentire la propria voce. Questo per far sì che le persone islamiche non estremiste non debbano patire la pazzia del fanatismo sulla loro pelle e che non si diffonda un clima di tensioni, paura e pregiudizio. L’Islam in cui anche io credo è ciò che più si allontana dall’odio: il Corano vieta a un uomo di uccidere un altro uomo, di qualsiasi religione esso sia. Ciò che è stato fatto a Parigi niente ha a che vedere con l’Islam: non è religione, ma solo terrorismo”.
Condanna senza se e senza ma anche da parte del responsabile del Centro Culturale Islamico della Valdera Azizi Mourad che ha detto: “L’attentato terroristico avvenuto contro i vignettisti di Charlie è inaccettabile e disumano – afferma -. Non ci sono parole per esprimere l’indignazione verso un simile gesto, che né l’Islam, né alcuna religione potrebbe mai accettare, né giustificare. Il termine “Islam” significa “pace”: spero che l’opinione pubblica sappia discernere la nostra religione, che come il cristianesimo e l’ebraismo parla di amicizia e apertura verso l’altro, da ciò che è solo fanatismo e assurdità”.
Ancora non è ufficiale, ma probabilmente nel fine settimana l'amministrazione comunale organizzerà anche una manifestazione pubblica per coinvolgere la comunità e ribadire ancora la vicinanza ai giornalisti, ai francesi e agli islamici, feriti da questo assalto alla libertà.
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