Questo sito contribuisce alla audience di 
QUI quotidiano online.  
Percorso semplificato Aggiornato alle 19:00 METEO:PONTEDERA22°33°  QuiNews.net
Qui News valdera, Cronaca, Sport, Notizie Locali valdera
lunedì 16 giugno 2025

— il Blog di

L'assurdo (quotidiano)

di - mercoledì 22 novembre 2023 ore 09:00

La drammaturgia del Novecento ha espresso, oltre ad altro, il teatro dell’assurdo. Trame bizzarre, dialoghi apparentemente sconclusionati, paradossali o illogici dovevano nelle intenzioni degli autori rivelare l’assurdità nascosta nella convivenza umana, le incongruenze e le contraddizioni della società e la decadenza di una civiltà.

Oggi l’assurdo è la realtà così com’è. Non è metafora. L’assurdo è servito come piatto quotidiano ormai digeribile e digerito. Passa per normalità.

Non è l’assurdo dell’esistenzialismo francese (Camus, Sartre) che ha relazioni col teatro, non è l’assurdo dell’impossibilità di trovare un senso al vivere, né della ricerca della Verità: è il grottesco quotidiano. È l’assurdo di una banale stupidità, purtroppo dilagante. Non è la fatica inutile di Sisifo. Non è l’assurdo di Tertulliano.

Non è metafisica, è cattiva stravaganza. Ci si sposa per poi separarsi; ci si sposa per denaro o, anche peggio, per amore; si compra senza necessità; si discute per niente; si tace e si parla a sproposito. Si tiene accesa la tivvù per inerzia, una tra le tante pratiche di autolesionismo inconsapevole o addirittura cosciente. È la stramberia della quotidianità.

Non farò esempi. Sarebbe disutile e pericoloso: potrebbero risultare offensivi per alcuni, le vittime adontarsi. È un compito per ognuno di noi trovarne.

Convivono lavori degradanti o mal pagati con privilegi scandalosi, prebende faraoniche con umiliazioni drammatiche a cui sottostare per un’esistenza di magra sopravvivenza.

La semplicità e il buon senso non sarebbero mai giunti a tanto. L’irrazionalità domina la nostra vita: non sono le manie, le credenze errate, i comportamenti contrari al pensiero comune, ma è proprio quella normalità che ci avvelena giorno dopo giorno.

A me ha aperto gli occhi il lavoro di una donna (una mini “illuminazione”): inimmaginabile nell’epoca della modernità, indegno del terzo millennio e del progresso tecnico. Un lavoro per il quale avrà dovuto vincere un concorso! Un lavoro da forzati: anch’io come (forse) Courbet avrei voluto togliere la mazza dalle mani degli spaccapietre.


L'articolo di ieri più letto
Per risaltare la piazza centrale del paese, in vista della prossima edizione del Teatro del Silenzio, spunta un red carpet in mezzo a Lajatico
Offerte lavoro Toscana Programmazione Cinema Farmacie di turno

Qui Blog di Adolfo Santoro

QUI Condoglianze



Ultimi articoli Vedi tutti

Attualità

Politica

Attualità

Attualità