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Attualità giovedì 17 luglio 2014 ore 14:20

​La Banca Popolare di Lajatico aiuta la Misericordia

Erogato un contributo alla Confraternita per la mensa di solidarietà che a Pontedera nel 2013 ha servito oltre 6700 pasti



PONTEDERA — “Una banca, in particolare una che ha rapporto con il territorio in cui ha sede, ha anche responsabilità sociali”. Queste le parole con cui il direttore Daniele Salvadori ha presentato e in qualche modo giustificato l’iniziativa di solidarietà che la Banca Popolare di Lajatico ha messo in atto a favore della Misericordia di Pontedera, alla quale ha dato un contributo a sostegno della mensa dei poveri.

“La decisione dell’iniziativa – ha spiegato il presidente della banca Enzo Marconcini – è nata dalla volontà di aiutare che come istituto ci sentiamo di avere e ci impegniamo a mettere in pratica venendo in contro stavolta ad un’esigenza della Misericordia di Pontedera e del progetto mensa in particolare”. Una linea di pensiero che banca di Lajatico sembra ereditare da lontano: “Cerchiamo di seguire chi ci ha preceduto, chi nel 1934 fondò la cassa mutua dei contadini ­– ha spiegato Daniele Salvadori – oggi proviamo solo a portare avanti questa tradizione, niente di stantio, ma l’impegno a tradurre e trasferire ad altri un antico ma sempre valido messaggio di impegno”.

Un contributo, che i banchieri per volontà non quantificano in cifre, ma che sicuramente sarà di grande aiuto per la Misericordia di Pontedera e per la mensa vicino al Duomo. “Il ringraziamento alla banca di Lajatico – ha esordito il neogovernatore Renato Lemmi – è doveroso, soprattutto perché va ad aiutare una realtà così importante come la nostra mensa che dai 6747 pasti erogati in tutto il 2013, nei primi sei mesi del 2014 ne ha già erogati 4850, segno che il bisogno c’è”. Numeri che fanno spavento, soprattutto se si aggiunge il fatto che circa la metà delle persone che si rivolgono alla struttura sono italiani. “Se prima l’80 per cento di chi arrivava da noi era di origine straniera – ha spiegato il responsabile del progetto mensa Pierluigi Macchioni Gotti – ora forse sono più gli italiani, non solo al Duomo ma anche a richiedere i pacchi alimentari mensili”.

Numeri che, secondo l’assessore Marco Cecchi, dipingono un quadro sociale da prendere indubbiamente in considerazione: “Il tema del cibo deve essere rilanciato anche con iniziative come questa che mettano allo stesso tavolo chi opera nel volontariato e chi è interessato ad aiutare. In futuro – ha poi concluso – dovremo poi lavorare anche sulle mense private, su quella dell’ospedale e della Piaggio, per cercare di non buttar via nulla”.

Anna Dainelli
© Riproduzione riservata


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