Lo slogan
di - mercoledì 14 aprile 2021 ore 08:27
Qual è lo slogan politico più sbeffeggiato del momento? Queste righe servono per lasciare la possibilità a chi sta leggendo di provare a indovinare. A che cosa avete pensato?
Tutti gli slogan vanno abbastanza bene, sono appunto coniati in modo tale da piacere: ce ne sono per tutti i gusti. "Prima gli Italiani", "Non metteremo le mani nelle tasche degli Italiani"(figuriamoci se si vuole compiere un’azione tanto riprovevole e ambiguamente rischiosa come questa! Si potrebbe incorrere in qualche spiacevole sorpresa. Ed è comunque ciò che i soggetti d’imposta faranno da soli incoraggiati dalle solite minacce legali), e altri ancora.
Qual è quello invece finito miseramente nello spietato dileggio? "Uno vale uno".Tra parentesi: se lo chiedete a me preferisco il cavalleresco: uno per tutti, tutti per uno. Se la matematica non è un’opinione uno non può che essere uguale a uno. Poi nella vita non è sempre così. Un mese di vacanza non ha la stessa durata di un mese di lavoro. Un euro tra un anno vale un centesimo di più (o in meno se si è svalutato). Un cane ti morde la mano, un altro te la lecca, uno dorme tutto il giorno, un altro ti trova un tartufo bianco da battere all’asta. Per non parlare del gatto con gli stivali!
Nel passato chiunque si recava in certe strade convenute sapeva bene che quelle signore che ivi passeggiavano non avevano tutte lo stesso valore, altrimenti perché avrebbe dovuto abbassare il finestrino dell’auto per rivolgere loro la fatidica domanda: quanto vuoi?Ci sono donne esuberanti che ne valgono due o anche tre, come quella che era mantenuta da due distinti mecenati all’insaputa l’uno dell’altro e aveva un amante per il suo piacere.
Nel mercato calcistico un giocatore è scambiato per due, più una differenza in denaro (sarebbe troppo facile eliminare le frazioni). Una goccia è uguale a un’altra tanto è vero che si dice uguali come due gocce d’acqua ma è una in particolare che farà traboccare il vaso. Purtroppo questa grossolana e bislacca teoria egualitaria, fonte di pericolose conseguenze, trova applicazioni nelle votazioni dopo il suffragio universale; nonostante, in verità, si siano escogitati, per ovviare a tale palese ingiustizia, sistemi elettorali che la smentiscono (premi di maggioranza, maggioritario, ecc. con simili correttivi infatti un voto vale meno di un altro oppure non vale niente).
Ora, e per concludere, se è sicuro che uno non vale uno (solo con un inganno vergognoso si poteva sostenere una cosa del genere) è altrettanto sicuro che noi, cioè io e voi, valiamo più di uno e gli altri invece valgono uno o anche meno.