Ex dipendente comunale, è stato per molti anni voce della Fanny Joker radio, dove era conosciuto come Tony Balestra
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Politica giovedì 29 agosto 2013 ore 09:20
Millozzi: “Non chiudete il tribunale”
Il sindaco lancia un appello al ministro Cancellieri affinché venga rivista la riforma che taglia i “piccoli tribunali”
Pontedera – La riorganizzazione della geografia giudiziaria e il taglio dei “piccoli tribunali", è sempre più vicina e a difesa del palazzo di giustizia cittadino scende in campo il sindaco. Simone Millozzi irrompe attraverso il canale dei social network lanciando un appello al Governo e al ministro della Giustizia Anna Maria Cancellieri: “Si prendano più tempo per riflettere, valutare, approfondire, - scrive Millozzi - nel merito dei provvedimenti da adottare. Il nostro tribunale aveva e ha i numeri per restare aperto. E’ sufficiente pensare che tra le sezioni distaccate di tutta Italia, la nostra si classifica tra le prime 5 posizioni in termini di efficienza, produttività e di organizzazione”. I numeri a cui si riferisce il sindaco sono da considerare in termini di popolazione servita, quasi 200mila cittadini, di area socio economica, di estensione territoriale e di cause pendenti. “La struttura del Tribunale di Pisa – continua il primo cittadino - non appare in grado di assorbire il lavoro assegnato alla sezione di Pontedera”. Il sindaco si scaglia poi contro il decreto legislativo che porterà alla chiusura dei tribunali minori entro il 13 settembre: “Ancora una volta una riforma miope, ottusa, sbagliata taglia tutto, in modo indistinto, trasversale senza alcun riguardo al merito, penalizzando un intero territorio, i suoi cittadini, le sue imprese, – afferma il sindaco - ancora una volta hanno prevalso logiche e interessi che non mi appartengono e che nulla hanno a vedere con il buon governo di un territorio”. E chiude con ottimismo: “Voglio pensare positivo, mancano ancora circa due settimane. Non ci siamo mai tirati indietro e anche questa volta continueremo a far valere le prerogative di territori e di comunità che chiedono maggior consapevolezza e attenzione verso le realtà più virtuose e quelle che maggiormente hanno contribuito al risanamento dei conti pubblici”.
Pontedera – La riorganizzazione della geografia giudiziaria e il taglio dei “piccoli tribunali", è sempre più vicina e a difesa del palazzo di giustizia cittadino scende in campo il sindaco. Simone Millozzi irrompe attraverso il canale dei social network lanciando un appello al Governo e al ministro della Giustizia Anna Maria Cancellieri: “Si prendano più tempo per riflettere, valutare, approfondire, - scrive Millozzi - nel merito dei provvedimenti da adottare. Il nostro tribunale aveva e ha i numeri per restare aperto. E’ sufficiente pensare che tra le sezioni distaccate di tutta Italia, la nostra si classifica tra le prime 5 posizioni in termini di efficienza, produttività e di organizzazione”. I numeri a cui si riferisce il sindaco sono da considerare in termini di popolazione servita, quasi 200mila cittadini, di area socio economica, di estensione territoriale e di cause pendenti. “La struttura del Tribunale di Pisa – continua il primo cittadino - non appare in grado di assorbire il lavoro assegnato alla sezione di Pontedera”. Il sindaco si scaglia poi contro il decreto legislativo che porterà alla chiusura dei tribunali minori entro il 13 settembre: “Ancora una volta una riforma miope, ottusa, sbagliata taglia tutto, in modo indistinto, trasversale senza alcun riguardo al merito, penalizzando un intero territorio, i suoi cittadini, le sue imprese, – afferma il sindaco - ancora una volta hanno prevalso logiche e interessi che non mi appartengono e che nulla hanno a vedere con il buon governo di un territorio”. E chiude con ottimismo: “Voglio pensare positivo, mancano ancora circa due settimane. Non ci siamo mai tirati indietro e anche questa volta continueremo a far valere le prerogative di territori e di comunità che chiedono maggior consapevolezza e attenzione verso le realtà più virtuose e quelle che maggiormente hanno contribuito al risanamento dei conti pubblici”.
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