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​Pisa,Valdera,Livorno: modello di sviluppo toscano

di - domenica 06 dicembre 2015 ore 07:00

La Regione Toscana, alcuni anni fa, ha individuato nell'area tra Pisa Livorno e la Valdera un triangolo territoriale importante per lo sviluppo della nostra Regione.

Quest’area venne definita una delle sei zone per l’ attrazione degli investimenti, soprattutto perché è caratterizzata da una qualificata presenza infrastrutturale e competenze di primissimo piano: il porto di Livorno, l’aeroporto di Pisa, i due poli nautici, il sistema logistico qualificato, le infrastrutture di mobilità tra le principali della Toscana, i quattro poli tecnologi, la sede del distretto regionale delle ICT, l’azienda ospedaliera universitaria, i centri di ricerca nazionali dell'Enel e del CNR, le due scuole di specializzazione ed un sistema di servizi tra i più qualificati.

Eccellenze, competenze e servizi racchiusi in un lembo territoriale tutto sommato piccolo, baricentrico rispetto all’area vasta costiera, creano un tessuto di opportunità e mezzi irripetibili e preziosi per le imprese. Siamo di fronte ad un territorio che ha tutte le caratteristiche per essere tra i protagonisti dello sviluppo toscano.

Competenze dicevamo: in questo territorio il livello di risorse impiegate per la ricerca è tre volte più alto della media italiana, produce risultati qualificati di respiro nazionale e internazionale, mentre sono, ad oggi, previsti importanti investimenti infrastrutturali e progetti a sostegno dell'economia. Nonostante queste condizioni quasi irripetibili altrove, stenta a nascere una visione di insieme.

Gli investimenti annunciati per il porto di Livorno non sono importanti solo per quella città, ma anche per la Valdera e per Pisa. Possono essere il volano delle attività economiche che si legano allo sviluppo del porto. La sinergia tra via mare e aeroporto di Pisa può sviluppare un indotto turistico nuovo, valorizzando le caratteristiche dalla città di Pisa, i prodotti agricoli dell'alta Valdera, i monumenti disseminati nei nostri territori, la rete dei teatri, il Parco di San Rossore, solo per citare pochi aspetti tra i moltissimi possibili.

E’ poi indispensabile citare le enormi possibilità offerte dallo sviluppo della banda larga, dalla logistica integrata e dai servizi, grazie alla loro capacità di indurre una razionalizzazione dei costi d’impresa e il conseguente aumento di competitività.

Per trasformare queste eccellenze in reali opportunità è necessario avere una visione articolata e complessiva del bene comune, capacità decisionale, prospettiva. C’è un luogo dove poter discutere di questo? Le difficoltà economiche e sociali, dopo sette anni di crisi, sono lampanti: molte sono le realtà produttive in difficoltà e alcuni servizi stentano a decollare, ad esempio il gestore unico dei rifiuti nell'area vasta costiera; per questo è urgente una discussione appropriata e approfondita. Gli stessi accordi di programma stipulati, in questi anni, tra la Regione e le città di Pisa e Livorno e con l’Unione dei comuni della Valdera, dimostrano le enormi analogie nello sviluppo di questo territorio: valorizzandone le singole caratteristiche, ma con una visione coordinata di opportunità e priorità, possiamo candidarci ad essere il polo dello sviluppo di riferimento della costa.


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