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Attualità mercoledì 19 luglio 2023 ore 16:05

Claudia da Modartech al lavoro a New York

Claudia Aubert

La sua collezione, realizzata per il corso di Fashion design, le è valsa l'offerta di lavoro di Area: "Un sogno che è diventato realtà"



PONTEDERA — Dall'istituto Modartech di Pontedera fino al fashion system di New York. Il percorso di Claudia Aubert, 23enne originaria di Viareggio e fashion deisgner laureata proprio nella scuola di alta formazione di moda, sembra quello di una serie tv. 

In realtà, è tutto vero: Claudia, al termine degli studi, ha presentato la sua personale collezione "Head in the Claut", ispirata al movimento dadaista, che le è valsa una collaborazione con l’azienda newyorchese Area, specializzata in artigianato di qualità, sviluppo tessile e decorazioni innovative.

"Quando mi hanno chiamata è stato come se si stesse avverando un sogno - ha raccontato - seguivo già da tempo Area e grazie a Modartech ho avuto la possibilità di collaborarci attraverso un tirocinio di 6 mesi, al termine del quale l’azienda ha deciso di offrirmi un contratto di assunzione".

La collezione realizzata da Aubert

La passione per la moda, ereditata dalla nonna, che a Viareggio realizzava calzature artigianali, l'ha spinta a iscriversi al corso in Fashion design di Modartech. Qui, per la tesi finale, ha realizzato appunto una collezione di alta artigianalità e upcycling. "Volevo realizzare una collezione che parlasse delle mie passioni, ovvero la moda e l’arte e che fosse anche il mio biglietto da visita - ha spiegato - per gli abiti ho scelto di utilizzare materiali ecosostenibili e rigenerati, per realizzare qualcosa di nuovo come il dadaismo, che estrapolava dal contesto oggetti della vita quotidiana".

Un dettaglio della collezione

"Quando sono arrivata a New York mi sono resa conto che la mia preparazione era più completa rispetto a quella dei miei coetanei europei - ha concluso - la formazione in ambito moda, in Italia, è superiore agli altri paesi e questo l’ho potuto toccare con mano. Ricordo che i primi tempi ho passato anche intere nottate in ufficio, nei periodi di avvicinamento alle sfilate, perché volevo imparare, approfondire e non fare soltanto il compitino".


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