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Lavoro venerdì 05 agosto 2016 ore 18:13

"Piaggio è in attivo ma non investe qua"

La manifestazione a Palazzo Stefanelli

Usb ha rivendicato il tavolo di confronto con le istituzioni: "E' merito del nostro sciopero del 29 luglio ma non basta. Non chiediamo l'elemosina"



PONTEDERA — Durante lo sciopero, organizzato da Usb, di venerdì 29 luglio i lavoratori le lavoratrici Piaggio hanno organizzato un corteo spontaneo per le vie di Pontedera fino alle porte del comune

La manifestazione si è quindi trasferita all’interno del municipio dove è stato chiesto un incontro con tutto il consiglio comunale: "A seguito delle nostre richieste - ha spiegato Usb - una delegazione è stata ricevuta prima dall’assessore alle politiche sociali Marco Cecchi e successivamente, nel pomeriggio, dalla presidente del consiglio comunale alla quale è stato consegnato il documento redatto dalla Rsu Usb Piaggio in merito alla situazione di estrema difficoltà (e mancanza di risposte) che stiamo attraversando".

Usb ha sottolineato l'importanza della sua azione: "Grazie all’intervento determinato dei lavoratori e delle lavoratrici presenti abbiamo ottenuto una riunione urgente della conferenza dei capi gruppo in consiglio comunale che ha successivamente deciso di organizzare un tavolo di confronto istituzionale sulla questione Piaggio". Gli esponenti del sindacato non hanno risparmiato una frecciata alla Uilm: "Fanno sorridere le dichiarazioni di altri dirigenti sindacali che cercano goffamente di prendersi il merito di aver ottenuto questo risultato. 

Per Usb l'obiettivo dichiarato è l'apertura di una vertenza nei confronti di Piaggio: "Noi pensiamo che la giornata del 29 luglio sia solo un primo e piccolo passo verso l’apertura di una vera vertenza in merito a quanto sta succedendo nello stabilimento di Pontedera. Non crediamo assolutamente che basti il timido intervento delle istituzioni per cambiare la rotta. Crediamo, però, che la partita debba essere giocata a tutti i livelli sia dentro che fuori la nostra fabbrica. Il nostro è stato uno stimolo, un modo per rompere il silenzio che si è ormai creato".

"Durante un breve confronto con il sindaco di Pontedera Simone Millozzi - hanno proseguito - abbiamo chiarito la nostra posizione: non chiediamo elemosine a nessuno. Non abbiamo deciso di aprire questa vertenza per fa sì che la Piaggio possa accedere ancora di più a sostegni pubblici e ammortizzatori sociali. Il gruppo Piaggio è in attivo dal punto di vista dei bilanci e dei profitti". Per Usb la situazione è molto chiara: "Il gruppo Piaggio ha scelto di non investire più nello stabilimento di Pontedera".

"Questa situazione è inaccettabile - hanno concluso - tutti gli attori in campo, comprese le istituzioni, dovranno prendersi le proprie responsabilità. Se sarà necessario siamo pronti anche ad organizzare mobilitazioni e scioperi che abbiano come obiettivo coinvolgere nella vertenza il Ministero dello sviluppo economico oltre che la Regione Toscana. Non siamo più disposti ad accettare passivamente questo silenzio assordante da parte della dirigenza aziendale mentre nuovi modelli e nuove produzioni continuano ad essere trasferite all’estero o esternalizzate". 


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