Rifondazione sta con Albanese e le scuole

Il circolo pontederese "Karl Marx" accusa il Governo di aver compiuto "un atto intimidatorio contro la scuola pubblica" e si schiera con gli studenti

PONTEDERA — "Piena solidarietà alle scuole sotto attacco". Così il circolo "Karl Marx" di Rifondazione Comunista si è schierato al fianco degli studenti e delle studentesse, oltre che dei docenti, dopo le grandi polemiche seguite all'incontro da remoto con Francesca Albanese, che ha coinvolto alcune classi sia del liceo "Dini" di Pisa, sia del "Montale" di Pontedera.

Un episodio che ha spinto addirittura il ministro dell'Istruzione, Giuseppe Valditara, a disporre delle ispezioni negli istituti. "L’iniziativa, organizzata su scala nazionale, rientrava nel percorso di Educazione civica e aveva come obiettivo la formazione alla cittadinanza globale - hanno affermato da Rifondazione - si tratta di un vero e proprio atto intimidatorio contro la scuola pubblica. Colpire un’esperienza formativa di questo tipo significa mettere in discussione l’autonomia scolastica, trasformando gli istituti in luoghi sorvegliati e controllati, privi di libertà e pluralismo".

"Condanniamo con forza ogni strumentalizzazione e ribadiamo la nostra solidarietà agli insegnanti che hanno creduto nel valore didattico di un incontro dedicato alla pace, al dialogo, alla giustizia e al rispetto dei diritti umani - hanno aggiunto - esprimiamo la nostra piena e incondizionata solidarietà a Francesca Albanese, nuovamente sotto attacco per il suo lavoro e per il suo impegno a difesa dei diritti umani. Al tempo stesso, sosteniamo anche le dirigenti e i dirigenti scolastici, bersagli di questo clima di censura, che si trovano a dover difendere l’autonomia delle scuole di fronte a pressioni politiche indebite".

"È questo il compito della scuola: formare cittadini liberi, critici e consapevoli, non piegarsi alle logiche di censura e propaganda imposte dal Governo - hanno concluso - tanto più grave appare questo accanimento contro le scuole quando, nello stesso tempo, il Governo italiano si rende complice del genocidio e dei massacri in corso a Gaza e in Palestina, attraverso la compravendita di armi e l’appoggio incondizionato alle politiche criminali di Netanyahu. Mentre si colpisce il pensiero critico nelle aule, si sostiene la violenza contro un popolo che lotta per la propria sopravvivenza".

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