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Qualità della vita lungo la Fi-Pi-Li

di - martedì 25 agosto 2015 ore 11:49

Parlare di benessere in tempo di crisi può sembrare un controsenso.

Di fatto il tentativo che facciamo è quello di provare a stabilire chi sta meglio, chi sta peggio e perché.
In un precedente intervento ho dibattuto riguardo al fatto che gli indicatori legati al PIL non possono misurare il reale benessere di una nazione o di una comunità; basti pensare che il PIL aumenta anche in presenza di una guerra o a seguito di un disastro naturale.
Esistono diversi seri metodi per tentare di stabilire il livello di "qualità della vita". Uno di questi è quello che annualmente propone il quotidiano economico "il sole 24 ore" riguardo alle 107 provincie italiane.

La statistica si compone di 36 diversi indicatori sintetizzati nei seguenti principali segmenti: "Affari e lavoro", "Ordine pubblico", "popolazione", "Servizi e ambiente", "Tempo libero" e "Tenore di vita".
Vediamo, allora, come stavamo nel 2014 lungo la direttrice della "FI-PI-LI".
La sorpresa è che Livorno se la cava meglio di Firenze e Pisa:
LIVORNO 11 su 107
FIRENZE 16
PISA 29

Nel complesso dobbiamo rilevare che, nelle nostre zone, pare che si viva notevolmente meglio rispetto alla media nazionale.
La ricerca, però, ci spiega anche su cosa dovremmo lavorare per migliorare la nostra situazione. Ecco i punti di forza e di debolezza:

LIVORNO - Punti di forza:
- Indice climatico (3 su 107)
- Indice medio delle pensioni (5 su 107)
- Disponibilità asili (12 su 107)
- Disponibilità Bar e Ristoranti (12 su 107)
LIVORNO - Punti di debolezza:
- Indice divorzi e separazioni (102 su 107)
- scippi e borseggi (85 su 107)
- Densità abitanti per Kmq (82 su 107)

FIRENZE - Punti di forza:
- Speranza di vita media (3 su 107)
- Tasso di occupazione (7 su 107)
- Disponibilità asili (8 su 107)
FIRENZE - Punti di debolezza:
- Costo casa al mq (105 su 107)
- Scippi e borseggi (100 su 107)
- Furti nelle abitazioni (93 su 107)

PISA - Punti di forza:
- Disponibilità asili (7 su 107)
- Consumi per famiglie (9 su 107)
- Smaltimento cause civili (11 su 107)
- Emigrazione ospedaliera (12 su 107)
PISA - Punti di debolezza:
- Scippi e borseggi (95 su 107)
- Costo casa al mq (91 su 107)
- Furti nelle abitazioni (80 su 107)

In teoria chi amministra queste città ha delle indicazioni riguardo ai "punti" su cui fondare il proprio sviluppo futuro e su quelli che necessitano di immediati e non più rinviabili interventi. Pare anche evidente che, superando ataviche rivalità, una stretta collaborazione tra Pisa e Livorno darebbe un'altra connotazione agli equilibri regionali oltre a creare sviluppo ed opportunità occupazionali. 

Basti pensare che l'una è la "porta" della Toscana dal cielo e l'altra dal mare.
Pare che ci siano tutti i presupposti affinché l'asse toscano della FI-PI-LI possa essere trainante per il miglioramento della qualità della vita nella nostra regione. L'importante è saperli vedere e gestire.


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