Politica mercoledì 01 ottobre 2014 ore 19:05
Tornano Imu e Irpef, ma scaglionati sul reddito
Il comune di Peccioli adotta dopo anni di assenza le due tasse a causa della flessione di trasferimenti statali e delle minori entrate
PECCIOLI — Nel comune della discarica si torna dopo anni a pagare l’addizionale e il patto di stabilità obbliga la giunta a ritoccare anche le aliquote dell'imposta municipale unica.
Irpef e Imu. Due tasse che, dopo anni in cui sono state quasi assenti dal territorio di Peccioli, torneranno presto a toccare anche i portafogli dei cittadini del borgo dell’Alta Valdera.
Il drastico calo dei trasferimenti statali, la diminuzione dei conferimenti di rifiuti nell’impianto di Legoli con una conseguente minore entrata nelle casse comunali e la stringente morsa del patto di stabilità hanno infatti costretto la giunta del sindaco Macelloni a reintrodurre l’Irpef e a ritoccare le aliquote Imu per riuscire a riequilibrare il bilancio del Comune. I regolamenti sono passati ieri, martedì 30 settembre, al vaglio di un consiglio comunale durato oltre tre ore.
“Per quest’anno lo Stato ci ha fatto sapere che arriveranno solo 250mila euro – ha spiegato il primo cittadino durante la seduta di consiglio – dai quali però ne sottrarrà circa 76mila dall’anno passato. In discarica si prevede poi una diminuzione di conferimenti, che comporterà per il Comune meno di risorse. Su queste basi – ha concluso Macelloni – dobbiamo rivedere la spesa corrente dell’amministrazione su tutti i fronti e adeguare Irpef e Imu agli standard della Valdera, almeno per questo periodo di strettoia”.
Addizionale comunale a diversi scaglioni, quindi, da un minimo di 0,6 ad un massimo di 0,8 ma con ampie soglie di esenzione. Anche le aliquote dell’Imu saranno progressive, in base al reddito.
Un atto obbligato, secondo la maggioranza, vista la generale situazione di ristrettezze economiche che, per mantenere gli equilibri di bilancio, costringerà la giunta a toccare l’avanzo d’amministrazione dello scorso anno. “Abbiamo a disposizione circa 4 milioni di disavanzo dalla fine della scorsa legislatura – ha spiegato il sindaco Macelloni – grazie a questo potremo chiudere in pareggio, ma attingervi impatterà sul patto di stabilità che, come meccanismo perverso qual è, non prevede che il disavanzo possa rappresentare entrata corrente per il Comune. Intanto operiamo così – ha concluso il primo cittadino – sperando di poter poi fare di meglio nel consuntivo".
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