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Politica mercoledì 20 novembre 2013 ore 18:54

​Turismo, nuove opportunità per la Valdera

La Toscana regolamenta l'albergo diffuso



VALDERA — Non solo Firenze. Il turismo in Toscana è molto di più. Per intercettare i flussi turistici che si muovono fuori dai circuiti tradizionalmente più battuti, da tempo è nata l'idea dell'albergo diffuso che ora, grazie al consigliere regionale Pd Paolo Tognocchi (primo firmatario) è arrivata anche in Toscana. È stata approvata a maggioranza la legge che istituisce l'albergo diffuso, arrivata in consiglio regionale dopo un lungo lavoro della commissione attività produttive presieduta da Rosanna Pugnalini (Pd). "Giocando con convinzione la carta della sostenibilità e della responsabilità – spiega Tognocchi –, bisogna lavorare per consolidare il ruolo delle città toscane come 'capitali' del turismo mondiale, ma allo stesso tempo dobbiamo fare tutto il possibile per far conoscere la bellezza dei nostri piccoli centri storici e dei borghi rurali. Adesso con l’albergo diffuso mettiamo in campo un’opportunità innovativa per accogliere, all’insegna del rispetto dell’ambiente e delle identità locali, nuovi turisti nei nostri territori. La Regione Toscana crede fortemente in un turismo centrato su un rapporto vero con il territorio e proprio per questo sta facendo molto per lo sviluppo dei turismi nuovi e slow, a partire dalla valorizzazione della Via Francigena". In un momento in cui le strutture ricettive dell'Alta Valdera sono in espansione. "L’albergo diffuso - aggiunge Pugnalini – è una struttura ricettiva a gestione unitaria situata in un centro storico o in un borgo rurale caratterizzata dalla centralizzazione in un unico stabile principale dell’ufficio ricevimento e accoglienza e dei servizi di uso comune e dalla dislocazione di camere e alloggi in due o più edifici separati, vicini tra loro. Un modello di accoglienza rispettoso dell’ambiente e dell’identità dei luoghi che funzionando grazie alle strutture esistenti crea soluzioni ricettive senza impatto ambientale. Un’occasione per i turisti di immergersi nella cultura e nelle tradizioni locali, godendo, oltre che dei servizi necessari, anche dell’accoglienza di un’intera comunità". L’obiettivo, nella proposta di Tognocchi, è quello di offrire un sistema di ricettività turistica diffusa di qualità, senza però costruire nuovi edifici, anzi andando a recuperare e riqualificare luoghi spesso a rischio di abbandono. Per "una proposta turistica originale attraverso la quale potremo valorizzare tanti angoli eccezionali del patrimonio culturale, storico, artistico, paesaggistico e ambientale della Toscana, rilanciando in modo ecosostenibile l’economia e l’occupazione di questi centri e borghi". Pugnalini e Tognocchi anticipano una prossima riforma complessiva della legislazione regionale in materia di turismo per la quale questa legge rappresenta un contributo normativo innovativo anche rispetto alle regolamentazioni presenti nelle altre regioni italiane.


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