Attualità giovedì 24 gennaio 2019 ore 10:57
Tensioni e denunce a scuola, interviene il Comune
Approvata in consiglio una mozione per cercare di mettere pace all'istituto Iqbal Masih, dove è in atto un scontro fra dirigente e alcuni genitori
BIENTINA — Martedì sera in consiglio comunale è stata approvata all’unanimità la mozione proposta dal gruppo di maggioranza “Uniti per Bientina” riguardante la situazione dell’Istituto comprensivo Iqbal Masih e le forti tensioni dovute all’imposizione della settimana corta, fatta dalla dirigenza scolastica e approvata dal consiglio di istituto. Le tensioni si sono palesate anche su Facebook, dove alcuni genitori avrebbero offeso la dirigente scolastica, la quale avrebbe sporto denuncia.
L'amministrazione comunale, con la mozione appena approvata, prova a riportare la pace. La mozione, infatti, si intitola “Disponibilità al totale sostegno economico e organizzativo per qualsiasi scelta di offerta formativa dell'istituto comprensivo Iqbal Masih, con particolare riferimento alla scuola secondaria di primo grado”.
In pratica, l’amministrazione intende farsi carico di tutte le spese e i costi gestionali di una eventuale seconda opzione di orario messa a disposizione dalla scuola, inoltre chiede il ritiro delle denunce per permettere il ritorno della serenità di tutti".
A tale proposito, il segretario del Pd Bientinese Sandro Stamerra, ripercorrendo le vicissitudini di questi ultimi mesi, ha voluto precisare che “negli scorsi mesi l’amministrazione, che sosteniamo, ha cercato numerose volte di ricucire lo strappo tra genitori e dirigenza scolastica senza ottenere alcun risultato significativo. È notizia di queste settimane che alcuni genitori hanno deciso di non iscrivere i figli alla scuola media di Bientina, ma di rivolgersi ad altri istituti della Valdera; cosa che ritengo e riteniamo inaccettabile, soprattutto visto che le politiche scolastiche sono un vanto di questa amministrazione e delle precedenti da noi sostenute".
"Noi, come l’amministrazione - prosegue Stamerra -, non intendiamo in alcun modo entrare nel dibattito delle scelte pedagogiche e formative che non competono ad un partito politico né a un’amministrazione comunale. Tuttavia, con la scelta di sporgere querela da parte della dirigente scolastica nei confronti di alcuni genitori si è cambiato campo di contesa; minando nel profondo la serenità della nostra comunità. Questo non lo posso e non lo possiamo accettare né come partito, né come cittadini. Lo scopo primario di chiunque ricopra una carica pubblica, politica o dirigenziale che sia, è quello di cercare sempre un dialogo pacifico e costruttivo, sempre e comunque, ed è necessario ricordarsi che, anche quando i toni si alzano, si è rappresentanti non solo di se stessi ma di un ruolo che va ben oltre la propria persona".
"Siamo certi - conclude il segretario Pd - che il nostro Comune, che già tanto fa per dare ai ragazzi bientinesi la migliore istruzione possibile, cercando in tutti i modi di applicare quell’articolo 34 della Costituzione Italiana, metterà in campo tutte le risorse necessarie, economiche e organizzative, per permettere la coesistenza di più scelte e opzioni di orari scolastici, ovviamente con un unico fine ossia scongiurare la emigrazione scolastica e ridare la giusta serenità ai Bientinesi adulti, ma soprattutto bambini.”
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