Cronaca giovedì 20 febbraio 2014 ore 17:40
Botta e risposta tra Wwf e Belvedere sulla discarica
Posizioni contrapposte tra ambientalisti e azienda dei rifiuti. Per il Wwf il consiglio di Stato non si è espresso ma Macelloni replica punto su punto
PECCIOLI — Il Wwf replica alla Belvedere spa in merito alla posizione del consiglio di Stato organo a cui la stessa associazione è ricorso impugnando l'ultima sentenza del tar, che aveva respinto le richieste degli ambientalisti in merito alla sospensione dei lavori per l'ampliamento della discarica.
La
posizione del Wwf ha subito innescato la replica della Belvedere e
del suo presidente Renzo Macelloni che definisce, con ironia, "stupefacenti" le parole degli ambientalisti. Diamo conto di entrambe
le posizioni.
Questa la posizione del Wwf regionale.
“La
notizia, secondo cui il consiglio di Stato avrebbe respinto il
ricorso del Wwf contro l’ampliamento della discarica di Legoli, è
totalmente falsa. All’udienza del 18 febbraio non vi è stata
alcuna decisione sui contenuti della causa”
dice il Wwf toscano in una nota stampa. “L’associazione ha
richiesto al Consiglio di Stato di riunire al giudizio di merito la
sospensione della sentenza di primo grado – continua il Wwf -. La
richiesta è stata formulata avendo l’associazione ottenuto
assicurazione dal presidente del collegio che l’udienza di merito
verrà fissata in tempi ragionevolmente brevi. Ciò stante non è
stato dato luogo ad alcuna decisione, né in ordine alla sospensione
dei lavori né in ordine al merito della causa. Sono dunque
destituite di ogni fondamento le affermazioni, riportate dai mezzi di
informazione, secondo le quali il consiglio di Stato avrebbe
riconosciuto legittimo l’ampliamento della discarica, tanto meno
sono state accolte le argomentazioni della Belvedere, come asserito
incautamente dal suo Presidente”.
Poi continuano dal Wwf
“Preme peraltro rilevare la piena fondatezza dei contenuti
dell’appello contro la sentenza del Tar Toscana la quale in nulla
ha saputo confutare le numerose obiezioni sull’ampliamento della
discarica che, come ribadisce l’associazione, è da ritenere fuori
legge poiché non prevista dal vigente piano dei rifiuti”.
“Tale circostanza – spiegano ancora i membri dell'associazione ambientalista - peraltro, è stata sostanzialmente riconosciuta dalla stessa provincia di Pisa in atti formali nonché dall’assessore all’ambiente della regione Toscana in risposta ad un’interrogazione del consiglio regionale di qualche tempo fa. Sull’esito del giudizio conforta ricordare che il consiglio di Stato circa un anno fa abbia espresso apprezzamenti favorevoli richieste di chi ha intentato il ricorso, cosa che ci fa ben sperare sull’esito definitivo del giudizio”.
“Riguardo ai lavori di ampliamento della discarica – concludono dal Wwf toscano -, prendiamo atto che la stessa Belvedere ha dichiarato al Consiglio di Stato che al 14 febbraio 2014 sono state avviate opere per meno di 5 milioni di euro su un totale di oltre 12 milioni, con un forte ritardo rispetto al cronoprogramma di progetto. Riteniamo che questo ritardo costituisca un evidente segnale delle preoccupazioni della Belvedere per l’esito negativo del giudizio. Crediamo anche che faranno bene i vertici della Belvedere, almeno per il futuro, a non confondere la realtà con i propri desideri e a rimanere aderenti ai fatti”.
Questa invece la risposta della Belvedere spa.
“E’ stupefacente – dice Macelloni - che un'associazione di ambito nazionale come il Wwf sforni comunicati che confondono la verità. Vorrei sottolineare che sono loro che per rispondere ai loro desideri, modificano la realtà dei fatti ma noi, sui fatti di seguito affrontiamo insieme un ragionamento. Si ricorda che il Wwf aveva chiesto al consiglio di Stato, nella seduta del 18 febbraio, la sospensiva della sentenza del Tar perché questo avrebbe di fatto fermato il progetto e i lavori: tutto ciò non è avvenuto. I lavori dunque stanno andando e andranno regolarmente avanti. Ebbene, se qualcuno scrive che il consiglio di Stato considera l’ampliamento legittimo, nella sostanza dei fatti questo è tutto vero”. Poi Macelloni aggiunge: “È vero altresì che non sono state accolte le richieste della Belvedere, poiché tali richieste erano del Wwf e sono proprio quelle che non sono state accolte dal Consiglio di Stato. Giova ricordare che sia il Consiglio di Stato che il Tar, quando non accettano la sospensiva, non emettono una sentenza. Questa viene pronunciata solo quando il giudizio è nel merito…ma il risultato non cambia. Giuridicamente rimane, da un punto di vista puramente teorico il consiglio di Stato che presumibilmente entro la fine dell’anno dovrà pronunciarsi nel merito appunto. Ma, quando avverrà questo, il nuovo ampliamento sarà già operativo. Allora, se diciamo che la partita è sostanzialmente chiusa, questo di fatto risponde al vero”.
“Comprendo comunque l’insistenza – conclude Macelloni - del Wwf che non sa come manifestare ai comitati locali che la loro partita è persa e capisco inoltre che ci sono ragioni politiche per tenere aperto un contenzioso che ormai non riscalda più nessuno. Il Wwf avrebbe fatto bene come più volte richiestogli di fare una battaglia insieme alla Belvedere per aiutarla a dotarsi di un impianto di pretrattamento dei rifiuti …ma dal livore che esprimono nei nostri confronti forse questa cosa non l’hanno davvero capita e un po’ ce ne dispiace”.
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