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Attualità sabato 26 gennaio 2019 ore 17:50

Iscrizioni, problemi alla scuola di Santo Pietro

Tempo pieno e nessuna via preferenziale per i residenti della frazione costringerebbero alcuni bambini a frequentare scuole lontane da casa



CAPANNOLI — "Dopo varie richieste di incontro con la dirigente - racconta a QUInews Valdera l'ex consigliere comunale Sandro Nardini, residente a Santo Pietro Belvedere -, anche attraverso un avvocato, richieste a cui non è stato dato seguito se non una lettere che non dava risposte alle varie domande, ad oggi persiste la quasi certa possibilità che un bambino di Santo Pietro non frequenterà la scuola del proprio paese e dovrà prendere il pulmino per andare nella scuola di Capannoli. Della situazione sono stati informati direttamente anche il Provveditorato agli Studi Provinciale e l'Ufficio Scolastico Regionale, nonché la Sindaca Arianna Cecchini".

Molto dipende dal fatto che lo scorso anno il Consiglio d'Istituto (composto dalla Dirigente e dai rappresentanti delle insegnanti, dei genitori e del personale ATA) ha abolito il criterio che vedeva la priorità assoluta per i residenti nella frazione di Santo Pietro Belvedere nelle graduatorie per la scuola primaria del paese. "Furono subito raccolte 424 firme in una settimana - ricorda in proposito Nardini -. La risposta del provveditorato fu che la dirigente si impegnava a rivedere i criteri", che però a quanto pare non sono cambiati.

A "pesare" sulle iscrizioni alla scuola, tuttavia, serebbe anche il tempo pieno, preferito da genitori che a Santo Pietro non abitano ma che ora possono scegliere l'istituto santopietrino per i loro figli, "perché passato da locale a territoriale". "Com’è possibile - si domanda l'ex consigliere - che l’amministrazione comunale non sia coinvolta in scelte che modificano il ruolo sociale di un servizio, che influiscono sulla mobilità, che richiedono interventi sul trasporto pubblico?"

"L’argomentazione che i membri del Consiglio di Istituto sostengono: 'Il tempo pieno è un diritto di tutti i residenti del Comune' - conclude Nardini - è legittima e giusta. Ma non può prevaricare il diritto a frequentare la scuola primaria nel proprio paese/quartiere. I criteri e le priorità esistono per questo. Che vengano applicati nel modo giusto! Detto questo, negli ultimi giorni alcune famiglie, vista la mancanza di certezza ad avere il posto nella scuola di Santo Pietro per i propri figli, hanno preso contatto con scuole di altri comuni limitrofi per iscrivere i propri figli lì".


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