Rifugio sequestrato, la risposta degli ex gestori

CAPANNOLI — Trascorso ormai oltre un mese dal sequestro dell'area utilizzata come rifugio per animali nel territorio comunale di Capannoli, dall'associazione Il Bosco di Archimede viene assicurato come tutte le attività Lì svolte siano avvenute con il solo obiettivo di assicurare il benessere e una nuova vita per gli animali ospiti.

"Fin dalla sua fondazione, l’associazione ha promosso campagne per le adozioni responsabili e per la sensibilizzazione contro l’abbandono, operando senza fini di lucro e finanziandosi esclusivamente tramite le donazioni - ha specificato Heleana Casini, fondatrice dell'associazione - negli anni, grazie al lavoro di volontari e simpatizzanti, centinaia di animali sono stati salvati, curati e affidati a nuove famiglie. Chi ci conosce o ha collaborato con noi ha potuto toccare con mano la correttezza e la dedizione che caratterizzano il nostro operato".

Successivamente al sequestro, secondo Casini, l'associazione è stata investita da quella che lei stessa ha definito "una campagna d'odio". "Siamo pronti a difendere il nostro operato - ha aggiunto - siamo certi che riusciremo a chiarire quanto accaduto. Riteniamo però profondamente ingiuste e offensive le aggressioni verbali diffuse e gli articoli che hanno dipinto il nostro rifugio come un lager votato al maltrattamento degli animali. Tra questi, anche un comunicato sottoscritto da diverse associazioni, molte delle quali mai sono venute al rifugio".

---

Se vuoi leggere le notizie principali della Toscana iscriviti alla Newsletter QUInews - ToscanaMedia. Arriva gratis tutti i giorni alle 20:00 direttamente nella tua casella di posta.
Basta cliccare QUI