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Cronaca sabato 27 marzo 2021 ore 15:54

No alla sala scommesse vicino ad un parco pubblico

Sala scommesse di Perignano, il Consiglio di Stato dà piena ragione al Comune di Casciana Terme Lari e all’Unione Valdera e respinge il ricorso



CASCIANA TERME LARI — Ad un anno di distanza arriva il pronunciamento del Consiglio di Stato che conferma la sentenza del 2020 del TAR di Firenze sul ricorso di una società che voleva aprire una sala scommesse a poca distanza da un giardino pubblico a Perignano.

I titolari avrebbero voluto aprire un punto scommesse all’interno di alcuni locali in Via Livornese Est, ma a suo tempo la Questura di Pisa aveva rigettato la richiesta della società sulla base delle norme contenute nel regolamento sul gioco dell’Unione Valdera. Il regolamento infatti stabilisce che non si possano aprire punti scommesse laddove manchi il rispetto della distanza di almeno 500 metri tra l’ingresso della struttura e quello che viene individuato come luogo sensibile, in questo caso un giardino pubblico che sorge nelle immediate vicinanze.

E dopo la decisione del TAR di Firenze che confermava la legittimità delle tutele poste dal regolamento dell’Unione, oggi lo ribadisce in modo definitivo il Consiglio di Stato che riconosce pienamente le ragioni del Comune e della stessa Unione Valdera.

“Con la decisione del Consiglio di Stato si mette finalmente un punto definitivo sulla legittimità di vedere in un giardino pubblico un luogo sensibile, per questo da salvaguardare nei confronti di attività come il gioco d’azzardo - spiega il sindaco Mirko Terreni – e soprattutto si afferma il principio che l’apertura di luoghi che possono mettere a rischio la salute dei cittadini può e deve essere regolamentato dai poteri pubblici. Abbiamo avuto conferma che il regolamento che abbiamo fatto in seno all’Unione Valdera, confrontandoci con chi ha quotidiana esperienza di questa piaga come Filippo Torrigiani, consulente della commissione antimafia e Don Armando Zappolini, che ringrazio per l'aiuto, è uno strumento efficace perché frutto di scelte politiche mirate e di un lavoro tecnico accurato.”


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